Scoperta sull'asteroide Vesta: "Le sue rughe
sono frutto di bombardamenti del passato"

Scoperta sull'asteroide Vesta: "Le sue rughe sono frutto di bombardamenti del passato"
MILANO - L'asteroide Vesta non ha più segreti grazie alla sonda Dawn della Nasa. Dalla prima mappa in HD della superficie dell'asteroide, uno dei più grandi del Sistema solare, si sono scoperte alcune cose interessanti. Le 'rughe', individuate grazie alla sonda, raccontano la storia di un intenso bombardamento di grandi meteoriti avvenuto nel passato.

La cronologia degli eventi viene ricostruita sulla rivista Icarus da un gruppo internazionale di 14 esperti coordinati dal geologo planetario David Williams dell'università dell'Arizona. Il loro lavoro di ricerca, durato oltre due anni e mezzo, ha permesso di identificare tre impatti maggiori che hanno segnato la superficie di Vesta dando forma agli antichi crateri Veneneia e Rheasilvia, e al più recente cratere Marcia.



Grazie alle immagini ad alta risoluzione, i ricercatori hanno studiato cratere dopo cratere, frattura dopo frattura, riuscendo a ricostruire l'ordine esatto degli eventi. Per ottenere una datazione è stato necessario un lavoro in più tappe: "di solito - spiega Williams - lavoriamo con campioni di roccia lunare raccolti decine di anni fa dal programma spaziale Apollo. Si tratta di esemplari che datano in modo certo i grandi impatti lunari. La cosa più difficile è stata quella di creare un modello che collegasse la cronologia degli impatti lunari al resto del Sistema solare".



Nel caso di Vesta, sono stati sviluppati due modelli per datare la superficie: uno è basato sulla frequenza degli impatti sulla Luna, l'altro sulla frequenza degli impatti sull'asteroide. Applicando i due modelli a Vesta, i ricercatori hanno concluso che la crosta più antica si è formata prima dell'impatto che ha dato origine al cratere Veneneia, la cui età è stimata fra i 2,1 miliardi di anni (secondo il modello dell'asteroide) e i 3,7 miliardi di anni (con il modello lunare). Più giovane ancora è il cratere Rheasilvia che, con lo stesso criterio, ha un'età che oscilla fra 1 e 3,5 miliardi di anni. "L'impatto più recente che ha formato il cratere Marcia è ancora difficile da datare - sottolinea Williams - Le nostre stime suggeriscono un'età compresa tra i 120 e i 390 milioni di anni".
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Novembre 2014, 18:59
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