Non c'è pace per Alexey Navalny, il più noto oppositore di Vladimir Putin, in cella in una remota località artica e condannato a 19 anni di carcere per «estremismo». Il dissidente ha rivelato di essere soggetto a un trattamento carcerario particolarmente duro: in piena notte è obbligato ad ascoltare l'inno russo e canzoni di un popolare cantante nazionalista filo-putiniano.
Il supplizio di Navalny
Il nuovo supplizio denunciato da Navalny consiste nell'essere svegliato la mattina prestissimo e obbligato ad ascoltare "Io sono russo", la canzone del popolare cantante Shaman, 32 anni, al secolo Yaroslav Dronov, autore di testi ultrapatriottici che esaltano la guerra: un filone canoro sfruttato in questi ultimi tempi da Putin che punta ad una nuova facile rielezione al Cremlino a marzo.