Strage di Erba, Olindo Romano e la lettera dal carcere: «Contento, ma spaesato. Non vedo l'ora che arrivi il giorno dell'udienza»

Mercoledì 10 Gennaio 2024, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 07:56
Strage di Erba, Olindo Romano e la lettera dal carcere: «Contento, ma spaesato. Non vedo l'ora che arrivi il giorno dell'udienza»
di Redazione web
1 Minuto di Lettura

«Sono contentissimo». Così Olindo Romano, condannato in via definitiva all'ergastolo con la moglie Rosa Bazzi per la strage di Erba, si è rivolto a uno dei suoi legali che lo ha incontrato nel carcere di Opera dopo la riapertura del caso dell'11 dicembre 2006. Romano, spiega il legale, è «un po' spaesato». L'avvocato si dice ottimista rispetto all'udienza in cui presenzieranno sia Romano che Bazzi. «Ora vogliamo l'assoluzione, non ci fermiamo, andiamo dritti verso l'obiettivo».

«Non vedo l'ora che arrivi quel giorno per affrontare un vero processo», avrebbe detto Romano.

La Corte d'Appello di Brescia, ieri, ha ammesso il ricorso dei coniugi ed ha fissato al primo marzo l'udienza al termine della quale i giudici decideranno sull'istanza di revisione della sentenza di condanna, presentata dal sostituto procuratore generale di Milano e dai difensori della coppia accusata dell'uccisione di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA