Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, buco di un'ora negli spostamenti dell'auto. Potrebbero essere in posti diversi. Esame sui capelli

Venerdì 17 Novembre 2023, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 12:03

Il percorso dell'auto

Grazie alla riattivazione di alcuni dispositivi elettronici del Piancavallo (Pordenone) che erano in manutenzione - ma che avevano in memoria i dati dei veicoli in transito - è stato ricostruito l'intero itinerario percorso, nella notte tra sabato e domenica, dalla Fiat Punto nera su cui si trovavano i due ragazzi veneti scomparsi. L'ingresso in territorio friulano è avvenuto dalla zona di confine con il Veneto, a Caneva. Pochi minuti dopo, il passaggio dell'utilitaria è stato registrato dai dispositivi di lettura targhe di Polcenigo. Il veicolo ha proseguito fino ad Aviano, per risalire agli oltre mille metri della stazione turistica del Piancavallo.
Da lì, seguendo una strada secondaria - e poco conosciuta, la direttrice tramite Montereale Valcellina, la più consigliata dai navigatori satellitari - l'auto è scesa a Barcis, percorrendo l'arteria lungolago e poi transitando lungo l'intera Valcellina, passando per Claut e Cimolais. L'ultima registrazione è quella in uscita dalle gallerie del Vajont, tra Erto e Casso e Longarone (Belluno). Quest'ultima è una zona particolarmente impervia caratterizzata da orridi di notevole altezza. Da quelle località la Punto è tornata in Veneto per proseguire nel Bellunese. La Punto si è poi diretta verso Cortina e ad un certo punto è stata segnalata a Ospitale di Cadore. Da lì è transitata con ogni probabilità in Alto Adige dove il suo passaggio è stato segnalato a San Candido verso le ore di giovedì mattina, 15 novembre. Quindi è molto probabile che l'auto abbia girato per tre giorni nel circondario tra Cortina e San Candido, quindi tra Veneto e Alto Adige, con entrate e uscite anche oltre confine in Austria.

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