La Procura apre un'inchiesta
Dalle indagini avviate dai carabinieri, coordinate dal procuratore di Avellino, Domenico Airoma, non filtrano indiscrezioni. Si ipotizza, in un fascicolo aperto in Procura, il reato, al momento contro ignoti, di istigazione al suicidio. Gli investigatori stanno «setacciando» il telefono cellulare e il computer di Francesco, che sono stati sequestrati, alla ricerca di indizi ad una tragedia che, come ha ricordato in chiesa il parroco, sembra non avere spiegazioni. Il ragazzo non ha lasciato messaggi o biglietti scritti. Una delle possibili piste, che al momento non trova conferme, è quella della challenge on line, le sfide estreme nelle quali anche i giovanissimi si sfidano anche a rischio della vita.