Si guarda all’estate: il prossimo grande traguardo che il Lazio intende tagliare arrivando a giugno a immunizzare tutti gli over 80 con la seguente previsione di «abbattere il tasso di mortalità in maniera drastica - ha spiegato il governatore Nicola Zingaretti durante la visita all’hub vaccinale dell’Auditorium - visto che era questa la fascia di età da dove purtroppo veniva la maggiore presenza di decessi». E nel mentre proseguire, con la certezza di ricevere un numero maggiore di dosi, con la campagna vaccinale facendola diventare una «campagna di massa» anche grazie all’impiego di altri hub che andranno ad aggiungersi ai centri ora in funzione.
I NUOVI HUB
Tra questi faranno la loro comparsa - già da aprile - i centri commerciali Porta di Roma e quasi certamente l’outlet di Valmontone. «Stiamo lavorando già da tempo - spiega il direttore di Porta di Roma Filippo De Ambrogi - per attivare un hub di vaccinazione, al momento siamo alla fase tecnica e dunque allo studio di fattibilità ma crediamo si possa attrezzare in breve tempo l’area della piazza esterna dove abitualmente si tengono i concerti con l’obiettivo di poter somministrare tra le mille e le 1.500 dosi di vaccino al giorno». Porta di Roma è situato in una posizione “strategica” perché facilmente raggiungibile da tutta l’area a Nord della Capitale e potrebbe fungere da hub anche per l’hinterland. Ieri il presidente del Lazio Zingaretti ha poi annunciato l’attivazione di un nuovo centro all’interno degli studios di Cinecittà. «Abbiamo pronto l’accordo - ha annunciato il Governatore - e tra qualche giorno sarà aperto, proseguendo nella tradizione di avere grandi centri vaccinali nei luoghi di vita delle persone». Seguirà poi anche l’outlet di Valmontone in attesa di nuovi centri che dovranno seguire le consegne delle dosi.
LE DOSI
Al momento la situazione resta ballerina ma non critica.
E nel giorno in cui sempre la Regione Lazio ha annunciato la sperimentazione del vaccino russo “Sputnik” all’istituto Spallanzani per valutare la resa sulle varianti, i cittadini che hanno ultimato il percorso di immunizzazione con le due dosi (232.052) hanno iniziato a scaricare il certificato vaccinale. «Il Lazio è la prima Regione italiana a popolare il fascicolo sanitario elettronico del singolo utente anche con questo certificato di natura sanitaria - ha spiegato D’Amato - dove ci sono i dati anagrafici, la prima e la seconda somministrazione, il tipo di vaccino e il numero del lotto del vaccino. Le modalità e che cosa si vorrà fare di questo certificato, a livello europeo e nazionale, lo stabiliranno gli organi competenti, ma desidero precisare che da oggi è iniziata la migrazione dall’anagrafe vaccinale regionale al fascicolo del singolo individuo di questi certificati ed è un elemento importante».
Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Marzo 2021, 12:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA