Ha perso la vita dopo avere preso un pugno. Aveva 58 anni ed è morto così il cliente di un locale di via Tiburtina, a San Lorenzo. È accaduto il primo ottobre e ieri, dopo lunghe e attente indagini, il Questore di Roma ha disposto la cessazione immediata dell’attività commerciale. A sferrare il colpo era stato il figlio diciottenne del proprietario del bar kebab: era nato un diverbio con il cliente che, secondo la ricostruzione della polizia, era visibilmente ubriaco. La lite perché infastidiva i clienti, la rissa e poi il pugno, secondo quanto testimoniato dal giovane, una dinamica ancora da accertare del tutto.
Dopo il colpo la vittima è caduta in terra e nonostante i soccorsi e la corsa in ospedale, dopo qualche ora, è morto al policlinico Umberto I. Sono stati gli agenti del commissariato San Lorenzo, ieri, ha eseguire la chiusura che è arrivata dopo una approfondita istruttoria della Divisione Amministrativa della Questura. Come spiegato da fonti della Questura «il proprietario dell’attività era già stato sanzionato per aver somministrato alimenti e bevande in assenza di licenza dalla Polizia di Stato e da Polizia Roma Capitale». Le indagini per accertare la dinamica degli eventi sono ancora in corso. L’autopsia sarà determinante per accertare le cause della morte.
LE INDAGINI
Movida, risse e controlli per il rispetto delle normativa anti-Covid19: nelle ultime ore sono stati ben otto i locali caduti nella rete strettissima delle verifiche della polizia. È di 15 giorni la chiusura inflitta a un bar in viale Tirreno: vicino al locale giorni fa si è consumata una aggressione. La vittima è un ragazzo peruviano al quale un 27enne romano ha provocato la frattura delle ossa nasali.
LE VERIFICHE
I controlli si sono spostati in viale della Primavera, a Centocelle. Un altro locale è stato chiuso per 15 giorni poiché sul lavandino del bagno è stata trovata cocaina, mentre alcuni clienti erano in possesso di hashish. Anche in questo caso erano già state elevate sanzioni per violazione delle norme anti-Covid. A Fiumicino a finire nella rete dei controlli è stato un minimarket: il titolare era stato deferito all’autorità giudiziaria. Non ha infatti rispettato la chiusura di 3 giorni che era stata disposta perché non indossava la mascherina. Bevande alcoliche somministrate su spazi pubblici in orario non consentito: per questo motivo un bar in corso Trieste è stato sanzionato. La multa elevata è di 4.000 euro.
I CONTROLLI
In via Po invece in un ristorante è stata riscontrata una violazione sanzionata amministrativamente, oltre alla presenza di 3 lavoratori non in regola con il contratto di lavoro. É infine scattata una multa da 400 euro per un negozio di piazza Immacolata per inottemperanza al divieto di assembramento: l’esercizio resterà chiuso per tre giorni. Multa anche in un bar in via degli Equi per la vendita di sostanze alcoliche oltre l’orario consentito. I carabinieri invece sono stati impegnati a fermare un maxi assembramento di 700 persone in piazzale delle Muse, luogo famosissimo per le notti della movida.
Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Ottobre 2021, 00:12
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