È soddisfatto il prefetto di Roma Matteo Piantedosi perché i «romani hanno mostrato un alto senso di responsabilità, a loro va il mio plauso e l’invito a continuare in questo modo. Si è tutelato il loro diritto alla circolazione ma si è garantita anche la sicurezza che la pandemia impone». Ed è dai risultati raggiunti nel weekend appena trascorso, con oltre 13 mila controlli al giorno e poche decine di sanzioni per assembramenti e irregolarità sull’uso dei dispositivi di protezione, che il piano con i moduli di contenimento dinamici messo a punto dalla Questura e approvato dal Prefetto «è fortemente candidato a essere replicato anche nelle prossime settimane e quasi certamente nelle festività natalizie», spiega il primo inquilino di Palazzo Valentini. Certo, la precondizione è che la curva epidemiologica resti la stessa ma anche se dovesse “raffreddarsi” è improbabile che dalla Prefettura arrivi il via al “liberi tutti” fra tre settimane. E quindi anche sotto le festività natalizie, a partire dall’Immacolata, si possono immaginare zone di filtraggio in Centro, controlli diversificati a seconda delle zone a più alto traffico pedonale.
Lockdown, controlli in stazione e confini sorvegliati: stretta Lazio per non diventare arancione
Zona rossa, arancione o gialla: ecco i 21 parametri decisivi per il monitoraggio e le scelte
«Nei prossimi giorni inizieremo a valutare il da farsi - prosegue il Prefetto - Ad oggi la Regione Lazio resta una Regione aperta poi bisognerà considerare il momento ma abbiamo avviato un’esperienza utile per il futuro».
L’EQUILIBRIO
«Si è trovato l’equilibrio: evitare il più possibile gli assembramenti e nello stesso tempo non penalizzare gli esercenti e tutti coloro i quali - aggiunge ancora Piantedosi - hanno attività nelle zone centrali. Abbiamo rischiato molto ma questo sistema di filtraggio e controllo messo in atto ha dato i risultati sperati». Difficile - ma non impossibile come poi la realtà ha decretato - mettere insieme «la piena consapevolezza della delicatezza del momento e la necessità di tutti di partecipare alla buona riuscita del piano permettendo di vivere la socialità anche in questi tempi. Sono orgoglioso dei romani e mi sento di ringraziare anche le forze dell’ordine tutte per il lavoro svolto. Nessun sistema sanzionatorio e di controlli può funzionare se non c’è la partecipazione convinta e civile dei cittadini». Un altro aspetto delicato tuttavia riguarda le migrazioni tra Regioni, tra quelle (poche) gialle come il Lazio e i territori di fatto in lockdown come le vicine Campania o Toscana anche in ambito sanitario. «Le migrazioni non sono consentite ma non per quei casi specificati dal Dpcm e in settimana - conclude il Prefetto Piantendosi - affineremo le misure». Fermo restando che anche su questo fronte è ben diverso il movimento tra chi pensa di raggiungere la seconda casa al mare o in montagna e chi ha bisogno di cure.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Novembre 2020, 12:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA