Migranti, monta l'irritazione italiana. Di Maio: tagli dei fondi al bilancio Ue
«Se i Paesi che hanno firmato il documento al Consiglio europeo dovessero smentire quel documento, forse dovremmo rivedere i 20 miliardi di euro che diamo ogni anno all'Unione Europea». Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio a margine del Festival del Lavoro in corso a Milano. «Io, personalmente -spiega Di Maio- penso che dovremmo fare centri nei Paesi di provenienza perché il miglior modo per aiutare i migranti è fare in modo che non debbano più fare viaggi della speranza, che a volte si trasformano in tragedie in mare». Viaggi che «le ong, purtroppo, in questi anni hanno o assecondato oppure gestito senza coordinarsi con la guardia costiera libica, come è successo per la Life Line». E dunque, ribadisce, «penso che questi siano i centri che ci devono interessare; centri di protezione nei Paesi africani in modo tale che questa gente non prenda una nave, una barca, un gommone per attraversare il Mediterraneo».