Mascherine, le nuove regole per la Pa «Negli uffici pubblici raccomandata la Ffp2»

Circolare di Brunetta: meglio indossarla se si è a contatto con gli utenti o in mensa. Per i privati l’indicazione sarà di usare la protezione in supermarket e luoghi affollati

Mascherine, le nuove regole per la Pa «Negli uffici pubblici raccomandata la Ffp2» Il pdf

di Francesco Malfetano

Anche dopo il primo maggio negli uffici pubblici resta raccomandato indossare la mascherina Ffp2. Specie in situazioni a rischio. A suggerirlo, con una dettagliata circolare inviata ieri agli uffici della pa, è il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. «Si tratta di una precisazione - spiegano fonti vicine al dossier - sulla scorta del provvedimento firmato giovedì dal ministro Speranza». Il riferimento è alla cosiddetta ordinanza ponte che, frutto di un emendamento varato in Commissione Affari Sociali, sostanzialmente mantiene l’obbligo di mascherina fino al 15 giugno soltanto sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e locali, nei luoghi dello spettacolo al chiuso e nei palazzetti dello sport. Un testo in cui non si fa alcun accenno ai luoghi di lavoro e, quindi, sottintenderebbe che per questi ogni obbligo è da considerarsi abolito. 

Tuttavia, come hanno specificato più volte gli esperti, serve ancora buon senso. Così, sia negli uffici pubblici che nelle imprese, sono considerati validi ma non vincolanti i protocolli definiti ormai diversi mesi fa. Linee guida però da aggiornare. E quindi ecco la circolare che prima specifica come non esista alcuna obbligatorietà per il personale e poi raccomanda l’uso della Ffp2 a chiunque «si trovi a contatto con il pubblico (e dunque allo sportello) se sprovvisto di altre idonee barriere protettive», al personale «che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori», «nel corso di riunioni in presenza» o «delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni», «negli ascensori» e «in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente». Infine l’uso della protezione delle vie aeree è comunque raccomandato per coloro che condividono l’ufficio con colleghi “fragili”.

Cosa cambia negli uffici

Una serie di raccomandazioni che presto saranno con ogni probabilità estese anche al settore privato.

Il 4 maggio infatti, il ministro del Lavoro Andrea Orlando incontrerà le parti sociali. Anche in questo caso il risultato sarà la definizione di nuove linee guida sull’uso delle mascherine. L’idea è quella di mantenere la protezione per tutti i dipendenti che lavorano in luoghi affollati come supermercati, centri commerciali, ditte o comunque dove non è possibile mantenere il distanziamento. È bene specificare che le novità interesseranno solo i lavoratori. 

 

 

Per i clienti di negozi o supermercati infatti, non è previsto che si possa chiedere di indossare obbligatoriamente la mascherina. Proprio ciò che avviene non solo in ospedali, rsa e mezzi di trasporto, ma anche in cinema e teatri. Una decisione quest’ultima contestata dai gestori: «Sentir definire le sale cinematografiche “luoghi maggiormente a rischio” e pertanto destinatari di protocolli sanitari rigidi (Ffp2) e di contro eliminare l’uso di mascherine in quasi tutte le attività anche al chiuso appare una scelta poco equilibrata e penalizzante» spiega l’Unione Editori e Distributori Cinematografici Anica.


Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Aprile 2022, 00:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA