Coronavirus, Patuanelli dorme al ministero: «Resto in autoisolamento». Aumentano i politici positivi
di Simone Canettieri
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Il Coronavirus sta entrando nella politica e nelle istituzioni, tra precauzioni e nuovi casi accertati. Un allarme continuo. Che rimbalza anche in Parlamento. Ieri pomeriggio la giunta per il regolamento di Montecitorio ha provato ad affrontare il caso Guidesi impossibilitato a votare perché si trova a Codogno, quindi nella zona rossa. Ma non è stata trovata una soluzione. Nel dubbio oggi l'aula di Montecitorio, si riunirà per «interpellanze urgenti» e poi lavori riprenderanno lunedì prossimo. Non è all'ordine del giorno la chiusura del Parlamento anche se molti deputati, di maggioranza e opposizioni, continuano a esprimere forti dubbi.
IL MINISTRO
Patuanelli da ieri dorme al ministero dello Sviluppo Economico. L'auto-isolamento volontario - che durerà da protocollo fino a martedì prossimo - è scattato dopo l'incontro di martedì della scorsa settimana con l'assessore lombardo Alessandro Mattinzoli risultato positivo al Coronavirus. Il ministro non ha alcun sintomo, e i tamponi sono risultati negativi. Nel frattempo, la struttura del ministero «ha implementato ogni possibile misura precauzionale in piena aderenza con le prescrizioni del ministero della Salute». La decisione è arrivata anche a seguito delle proteste dei sindacati interni al dicastero. «Non c'è molto clamore, d'altronde come ho già detto sono in isolamento al Mise dal 5 settembre lavorando 18 ore al giorno», sdrammatizza Patuanelli con Il Messaggero. Questo inconveniente ha in qualche modo guastato la giornata dello storico accordo raggiunto dal Mise con Arcelor Mittal per mettere in sicurezza il futuro dell'ex Ilva.
Il ministro costretto ai lavori forzati, come scherzano i suoi colleghi, ha raccontato che proverà a distrarsi la sera leggendo Di chi è questo cuore l'ultimo libro del suo concittadino e «amico» Mauro Covacich.
In generale la situazione continua a essere in evoluzione e anche la politica non sembra essere immune al virus. Tra sospensioni e slittamenti. Come nel caso del referendum sul taglio dei parlamentari in programma il 29 marzo che oggi, per decisione del consiglio dei ministri, è destinato a essere rinviato. Magari accorpato con la prossima tornata delle elezioni regionali, che al momento non sono state ancora fissate.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Marzo 2020, 09:54
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