La nebbia paralizza la laguna, piloti
Actv terrorizzati da una grande nave
di Vettor Maria Corsetti
A dirlo è un pilota Actv, autore di quella che è destinata a diventare l'immagine simbolo della fitta nebbia che ieri ha creato seri problemi al traffico acqueo, fino alla sua interruzione totale dalle 7 alle 10.30. Con alcuni piloti che addirittura si sarebbero rifiutati di partire. «Da quando la nebbia si è alzata, il tam tam telefonico tra conducenti di mezzi Actv è stato continuo - ha aggiunto il dipendente dell'azienda di trasporto pubblico locale -. Non ho dubbi che a bordo della maxinave e dei suoi rimorchiatori tutti i dispositivi di sicurezza fossero regolarmente in funzione. Ma considerato che a quell'ora ancora circolavano mezzi pubblici e privati, e noi portiamo persone e non sacchi di patate, non sarebbe male che per evitare incidenti le grandi navi, in caso di nebbia fitta, restassero fuori dalla laguna».
La testimonianza fotografica e verbale sul passaggio del gigante del mare per bacino San Marco e il canale della Giudecca (che certo non passerà inosservata, rinfocolando le polemiche sul tema), si è accompagna a esternazioni sullo stato complessivo dei radar installati sui mezzi della flotta Actv: «Molti sono inattivi - ha precisato il marinaio -. Tanto che diversi miei colleghi, nella circostanza, hanno dovuto navigare a vista se già in servizio o addirittura rifiutarsi di partire se all'ormeggio, in particolare quelli dei ferry boat. Senza dimenticare che tra Murano, Burano e Sant'Erasmo, la linea più critica, la delimitazione del canale navigabile era insufficiente a causa dell'illuminazione a led: inadeguata in situazioni del genere, e non più controllata come una volta».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Agosto 2013, 11:12
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