VENEZIA - Signa Holding Group, la più grande società immobiliare privata austriaca, qualche giorno fa ha presentato ufficialmente istanza di insolvenza, di fatto condannando il destino dell'hotel Bauer, rilevato proprio dal Gruppo nel 2020, ad un'incertezza che sta già iniziando ad allarmare dipendenti e sigle sindacali. A preoccupare sono soprattutto i grossi lavori di ristrutturazione a cui l'albergo di San Moisè ha cominciato ad essere sottoposto poco più di un anno fa, dal novembre 2022, tuttavia fermatisi improvvisamente. «Sono stato avvisato della cosa proprio questa mattina (ieri, ndr) commenta Riccardo Vitulo, segretario Uiltucs . Non sappiamo ancora se lo stop sia legato alle festività di questi giorni o a quanto accaduto a Signa Holding. Al momento le incertezze sono molte, ma la guardia è alta: in base a ciò che accadrà, interverremo con ogni mezzo necessario per garantire la tutela dei dipendenti».
LA VICENDA
Se inizialmente il Bauer contava una novantina di lavoratori fissi (più i 110 stagionali), quelli attualmente rimasti sono una ventina. Gli stessi che hanno potuto contare sull'ammortizzatore sociale, in attesa di riprendere la normale attività. Una strada che ora rischia di preannunciarsi tutta in salita e che porta con sé una serie di interrogativi a cui i referenti di Setten Genesio Spa, l'impresa esecutrice, allo stato attuale non vogliono sottoporsi, invitando ad attendere le parole ufficiali della direzione dell'azienda.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Dicembre 2023, 13:08
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