Incendio Fiumicino, Iss: "Al gate D diossina 30 volte superiore". L'Enac: "Pronti a chiudere". Adr: "Valori nei limiti"

Incendio Fiumicino, Iss: "Al gate D diossina 30 volte superiore". L'Enac: "Pronti a chiudere". Adr: "Valori nei limiti"

di Lorena Loiacono
ROMA - Prima le fiamme, devastanti, del 7 maggio scorso e poi la guerra di cifre sull'allarme sicurezza che rischia di mandare in tilt l'intera attività del Leonardo da Vinci, a rischio chiusura.





Non c'è pace per l'aeroporto di Fiumicino, uno degli scali più importanti d'Italia: ieri infatti le parole di Loredana Musmeci, direttore del dipartimento ambiente dell'Istituto superiore di sanità, in audizione in Commissione Infortuni sul lavoro al Senato hanno innescato una nuova bufera di polemiche: «Nel molo D di Fiumicino – ha dichiarato Musmeci - ci sono dati di diossina elevatissimi, 30 volte superiori a quello che è il limite».



L'esperta ha specificato infatti che «relativamente alle diossine rilevate fuori dal T3 stiamo tra 20-30-50 femtogrammi ma all'interno troviamo valori fino a 3000. Purtroppo gli ultimi dati del gate D sono in aumento, passiamo da 1900 a 3000». Una doccia gelata per l'aeroporto, soprattutto dopo i dati positivi raccolti dallo studio commissionato da Adr e Enac. L'enorme discrepanza dei risultati dipenderebbe dai valori di riferimento utilizzati: per l'Iss l'aeroporto va considerato e valutato come un ambiente di vita per Adr - che ribadisce come i valori siano «entro i limiti di legge» - invece è un’area industriale.



Nell’incertezza, il presidente dell’Enac Vito Riggio ha chiesto una riunione urgente con il gestore Adr e con tutti gli operatori di Fiumicino per avere elementi definitivi sulla salubrità dell’aria: «Ancora non ho capito se c'è un pericolo reale o no per la salute.
Entro 24 ore vogliamo una risposta certa perché se c'è rischio vero chiuderemo il terminal: non metto a rischio la salute dei lavoratori e dei passeggeri».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Luglio 2015, 09:21
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