Scuola, la schiscetta resta vietata nelle mense: “I cibi sono sempre più bio”
di Simona Romanò
Lo ha confermato ieri, in commissione congiunta Educazione e Partecipate, il vicesindaco con delega all'Istruzione Anna Scavuzzo, rispondendo alle polemiche sollevate dalle mamme pro schiscetta: «Ci sono delle regole che non consentono di portare in mensa le pietanze che provengono dall'esterno. Nessuna bambina è stata allontanata dal refettorio per punizione, ma chi ha la responsabilità si è attenuto alle norme, che vietano la commistione di cibi. Bisogna recuperare un po' di serenità. Non stiamo facendo barricate sul pasto da casa, ma bisogna tenere presente che ci sono oltre 13mila bimbi che ogni giorno consumano un pasto completo proprio perché c'è la refezione scolastica».
Un servizio che, negli ultimi 4 anni, è diventato sempre più di qualità. È la rassicurazione del presidente di Milano Ristorazione Gabriella Iacono che, giunta a fine mandato, lascerà settimana prossima la guida della società: «Sono dispiaciuta di andarmene, ma soddisfatta di lasciare i conti a posto con linee precise sulla qualità dei prodotti». Nell'ultimo quadriennio la spesa per l'acquisto delle derrate alimentari è aumentata di 4,2 milioni di euro, proprio perché si privilegiano prodotti buoni: gli ingredienti biologici sono il 23% (nemmeno l'1% nel 2011), con l'obiettivo di superare la soglia del 40.
Sono invece il 70% quelli della filiera corta o a km zero: basti dire che il risotto è cucinato con il riso del distretto agricolo milanese. Infine, sono quattro gli alimenti del mercato equosolidale: banane, budino al cacao, barretta di cioccolato, tortino biologico di farro e limone, introdotto con l'arrivo dell'inverno. E il menù è sempre ritoccato per andare incontro al gusto dei bambini: è ritornata infatti l'apprezzata lasagna alla bolognese e le erbette aglio e olio, richieste dai genitori.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Ottobre 2016, 09:09
