"Nessuno vuole dormire con mia figlia
autistica, così lei non andrà in gita"

"Nessuno vuole dormire con mia figlia autistica: non andrà in gita"

di Simone Pierini
«Ho saputo della chat e sono riuscita ad avere qualche messaggio. Una scriveva: “Non voglio stare con lei”. Un’altra: “Non posso dormirci insieme, ho paura”. Una professoressa ribatteva: “Qualcuna ci deve pur stare”, nemmeno fosse un animale. I maschi scrivevano: “Meno male che è femmina e la cosa non ci tocca”. Una compagna scriveva che mia figlia l’aveva chiusa nell’armadio e addirittura l’aveva presa prigioniera». 

Sono i messaggi che si sono scambiati i compagni di scuola della bimba di 13 anni della scuola di Legnano (Mi) che non parteciperà alla gita Mauthausen con la sua classe perché "nessuno vuole dormire con lei. A svelare il contenuto della chat è la mamma della studentessa che soffre di autismo. 

«Una bambina dolce e ingenua: l’ingenuità è una delle conseguenze peggiori della sindrome», spiega la donna in un'intervista al Corriere.it. Nonostante le comprensibili difficoltà nella crescita della figlia, la mamma spiega che un problema di questo tipo non si era mai verificato prima. «Mia figlia è negli scout - dice - Con il gruppo sta via anche due, tre giorni. Dorme con le altre in tenda. Si comporta da persona normale. Lo vede che devo giustificarmi? Me l’hanno processata e condannata da innocente».

Poi spiega il controsenso di una gita alla quale la sua bimba non parteciperà.  «Domattina, la classe, senza mia figlia, partirà per Mauthausen. Un viaggio importante, per studiare gli orrori della discriminazione. Tante parole e poi, nei fatti... Nella scuola organizzano convegni contro il bullismo. Ma davvero, non ce l’ho con i compagni di classe. I messaggini li considero una ragazzata. Sono gli adulti che mi hanno deluso e rattristato». 

Perché sarebbero proprio gli adulti a prendere le distanze dalle sofferenza della piccola studentessa. «Un mese fa con mio marito abbiamo inviato una lettera ai genitori. Chiedevamo il motivo di tale crudeltà. Abbiamo proposto un incontro - spiega ancora - Ma nessuno ci ha risposto». E la decisione finale è stata ormai presa. «In gita non andrà - conclude - Devo proteggerla. Non la vogliono, punto. Glielo devo ancora dire e non so come spiegarlo».
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Aprile 2016, 13:02
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