'Fatima' Sergio condannata: "Voleva fare attentati con tutta la famiglia"

'Fatima' Sergio condannata: "Voleva fare attentati con tutta la famiglia"

di Angela Calzoni
Maria Giulia “Fatima” Sergio era «fortemente determinata a dare il proprio contributo all’attuazione delle azioni terroristiche e anzi era desiderosa di compierle in prima persona, motivo per cui aveva iniziato ad addestrarsi all’uso delle armi». È questo l’identikit che i giudici della Corte d’Assise hanno tracciato della prima foreign fighter italiana, che nel settembre del 2014 ha lasciato la sua casa di Inzago per andare in Siria insieme al marito Aldo Kobouzi per combattere per il Califfato.

Lo scorso 19 dicembre la donna è stata condannata in contumacia a 9 anni di carcere per terrorismo internazionale. Nelle 120 pagine di motivazioni, il collegio presieduto da Ilio Mannucci Pacini si sofferma soprattutto sull’opera di proselitismo e sull’azione di «coinvolgimento dei propri familiari» compiuta da Fatima attraverso una serie di messaggi e chat inviati dai territori del Califfato. «È a seguito delle sue insistenze – scrivono i giudici - e alla sua offerta di aiuto nell’organizzazione del viaggio, che avevano deciso di raggiungere i territori dell’Isis». L’azione persuasiva della ragazza era «spesso connotata da toni aggressivi e da una forza persuasiva che dimostrerebbe come il reale obiettivo di Fatima non fosse quello di organizzare semplicemente un viaggio di ricongiungimento familiare».

La ragazza «voleva che anche i suoi familiari rispondessero alla chiamata al jihad lanciata dai vertici dell’Is». E se non fossero arrivati in Siria avrebbero «dovuto attuare il jhiad in Italia». Fatima è ancora latitante insieme al marito condannato a 10 anni di carcere. La sorella Marianna, arrestata anche lei nel luglio 2015 insieme ai genitori, prima di partire per la Siria e condannata a 5 anni e 4 mesi con il rito abbreviato, ha ipotizzato che sia morta. Insieme a lei sono finiti in carcere anche il padre Sergio Sergio, condannato a 4 anni per aver pianificato il viaggio. La madre, Assunta Buonfiglio, invece, è morta in carcere prima di arrivare a processo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Febbraio 2017, 09:43
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