Yara, immagini choc al processo: i giudici
fanno uscire il pubblico dall'aula -Foto

Yara, immagini choc al processo: i giudici fanno uscire il pubblico
Immagini forti al processo per l'omicidio di Yara Gambarasio. Durante la deposizione dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo, i giudici della corte d'assise di Bergamo hanno deciso di far uscire il pubblico dall'aula, a causa delle diapositive sul ritrovamento del corpo della 13enne di Brembate. Questo per la «tutela dell'immagine» della giovane vittima.







A chiedere che l'udienza si svolgesse a porte chiuse sono stati gli avvocati di parte civile della famiglia Gambirasio e sia il pm Letizia Ruggeri sia i difensori di Massimo Bossetti si sono rimessi alla decisione dei legali dei Gambirasio. Il presidente, Antonella Bertoja, ha quindi disposto che in aula possano rimanere solo le parti e i giornalisti. Sin dall'inizio del processo non sono state ammesse in aula telecamere né altri mezzi che possano riprendere o fotografare lo svolgimento dell'udienza.



AGGREDITA E MORTA SUL CAMPO Vi sono numerosi elementi che derivano dalla biologia, dalla botanica e dell'entomologia che autorizzano a ritenere che Yara Gambirasio sia stata aggredita e sia morta nel campo di Chignolo d'Isola in cui fu ritrovata il 26 febbraio 2011, a tre mesi della sua scomparsa: lo ha spiegato in aula l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, consulente della Procura che eseguì l'ispezione esterna e poi l'autopsia sul corpo della 13enne.



MORTE PER IPOTERMIA Yara Gambirasio morì il giorno della sua scomparsa per una serie di concause: la debolezza derivante dal sanguinamento a causa delle ferite d'arma da taglio, per quanto non mortali, che aveva sul corpo; alcune lesioni al capo, anch'esse non letali, e il fatto che rimase per ore nel campo di Chignolo d'Isola, dato che anche l'ipotermia fu causa del decesso.
Lo ha ribadito in aula il consulente della Procura di Bergamo, Cristina Cattaneo, sentita nel corso del processo a Massimo Bossetti, unico imputato per l'omicidio di Yara. La professoressa Cattaneo ha parlato di ferite da «armi da taglio» delle quali una sola ferita «di punta e taglio» sotto la mandibola. Ferite presumibilmente causate da un coltello. Si è inoltre dilungata sulle tracce di calce ritrovate sul corpo e sugli indumenti e sulle microsfere che, invece, furono trovate sotto le scarpe della ragazza. Materiale che conducevano al mondo dell'edilizia. Durante la deposizione dell'anatomopatologa, in un'aula chiusa al pubblico, e in cui erano ammesse solo le parti e i giornalisti, sono state mostrate immagini che ritraevano il corpo della vittima, allegate all'autopsia.




I commenti su Facebook





#Yara, immagini choc al processo: i giudici fanno uscire il pubblico Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 7 ottobre 2015




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Ottobre 2015, 13:29
© RIPRODUZIONE RISERVATA