Tunisini beffano i sacerdoti: vita di lusso con
le offerte dei fedeli. Truffati decine di parroci
di Redazione Online
Secondo quanto scoperto dall'Arma gli immigrati sono riusciti a impietosire i prelati facendosi consegnare ingenti somme per pagare le spese di funerali di familiari, per l'assistenza sanitaria privata, per corsi di inserimento al lavoro e molte altre situazioni di disagio che si è poi scoperto essere tutte fasulle.
In gran parte i sacerdoti, una volta sentitisi buggerarti, non hanno sporto denuncia che hanno poi fatto solo dietro convincimento degli investigatori. I militari hanno scoperto che le vittime prese di mira in Trentino Alto Adige come in Friuli Venezia Giulia, e sopratutto in Veneto (nelle province di Padova, Treviso, Vicenza, Belluno, Rovigo). Alcuni sacerdoti hanno prelevato denaro dal Fondo di Solidarietà, elargendo somme anche di 5 mila euro alla volta. Cifre consistenti per un 'bottino' utilizzato dai tunisini, due residenti nel Trevigiano e uno nel Bellunese, per fare la bella vita fra il lusso.
Il fenomeno secondo i carabinieri sarebbe più esteso di quello finora accertato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Giugno 2015, 16:28