La madre non rivuole in casa il figlio ladro
e lui si pente: "Basta, vado in comunità"

La madre non rivuole in casa il figlio ladro e lui si pente: "Basta, vado in comunità"

di Elisabetta Rossi
PESARO - Chiedo scusa a tutti, mi dispiace. Andr in comunit per smettere con la droga. Non posso continuare cos perch sono un pericolo per gli altri. Lo ha promesso davanti al giudice di cambiare la sua vita, il 44enne arrestato sabato verso le 12 dalla squadra mobile mentre tentava di scappare dal Comune con in mano una stampante che aveva appena rubato da uno degli uffici di piazza del Popolo.

Il gip Raffaele Cormio ha convalidato l’arresto. Il pm Sante Bascucci ha chiesto gli arresti domiciliari e il giudice li ha confermati. L’unica a non essere troppo contenta della decisione dei magistrati è stata la mamma dell’indagato, presente ieri in Tribunale. La donna non avrebbe voluto riprendersi il figlio in casa. Alla fine ha accettato purchè il soggiorno del figlio sia limitato nel tempo, al massimo qualche giorno. L’indagato, difeso dall’avvocato Denis Marini, ieri assente e sostituito dal collega Andrea Monsagrati, ha inoltre ammesso anche due altri furti che la Procura gli ha contestato e cioè quelli di un paio di cellulari sottratti da una palestra alla Celletta giovedì scorso e un computer rubato da un negozio il venerdì dopo. Poi il giorno successivo si è dedicato al furto in Comune. In pratica, tre furti in tre giorni. All’ultimo non è potuto scampare perchè in quel momento il Municipio era pieno di gente per la conferenza stampa della Consultinvest e della presentazione della Loreto basket.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Settembre 2014, 15:13