Social, web e free press: i giovani italiani
ora si informano così. Bocciati i tg
di Lorena Loiacono
L'informazione corre sul web. E non solo attraverso i giornali online: a farla da padrone, tra i giovanissimi, è il social network. Notizie selezionate e filtrate, questo cercano i ragazzi. Ma troppo spesso si affidano esclusivamente alle condivisioni sui social. A rivelarlo è un sondaggio di Skuola.net su un campione di 3600 studenti tra 11 e 19 anni. Il 45% dei ragazzi ammette di non leggere mai un quotidiano, nel restante 55% c'è una quota che legge solo quel che gli viene sottoposto in classe, dai docenti. Come fosse un esercizio.
Tra coloro che sfogliano il giornale, invece, uno su due ammette di leggere il quotidiano di casa, quello di mamma e papà. Tra coloro che scelgono autonomamente la testata, c'è un 25% che va in edicola e il restante 25% che invece sfoglia i free press, cercandoli andando a scuola o al lavoro. Abitudini a parte, come preferiscono essere informati i ragazzi? La maggior parte degli intervistati, oltre il 35%, non ha dubbi: tramite i giornali online e i siti specializzati.
Tra gli amanti del web si aggiunge poi una buona fetta (circa il 29%) che legge quel che arriva tramite social network, seguendo quel che condividono gli amici o i contatti sul social: si tratta di un ragazzo su 3. Solo il 22%, poco più di un ragazzo su 5, si affida invece ai telegiornali. Ad uscirne con le ossa rotte è infatti l'informazione televisiva: 4 studenti su 10 non seguono le tribune politiche perché le trovano noiose, uno su 4 le segue solo se trattano argomenti inerenti i giovani.
Tra gli argomenti che maggiormente attraggono l'interesse dei giovani, emerge la scienza e la tecnologia per il 22% degli intervistati, seguono praticamente a pari merito politica e attualità, cinema e musica. Tutto in click.
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Ottobre 2014, 08:41
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