Caldo e siccità, è allarme: "Italia a secco". Po giù di 2,5 metri
Con il grande caldo gli agricoltori, continua la Coldiretti, sono già dovuti ricorrere all'irrigazione di soccorso per salvare ortaggi, frutta, cereali, pomodoro, ma anche vigneti e fieno per l'alimentazione degli animali. L'Italia, in base al monitoraggio, è a secco e se l'Emilia Romagna ha richiesto al Governo lo stato di emergenza, la situazione è preoccupante in tutte le altre regioni, nessuna esclusa. Basti pensare che in Sardegna l'assenza di piogge sta causando perdite nella produzione di oltre il 40% e mentre in Veneto si parla di poche settimane di autonomia, in Toscana scarseggiano anche i foraggi per il bestiame e crolla la produzione di miele.
Una situazione drammatica a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola. Girasoli e granoturco stanno seccando in Umbria, nel Lazio è scattata la turnazione su tutti gli impianti irrigui dell'Agro Pontino. In Campania nel Cilento, nell'Alento e nella piana del Sele hanno problemi ortaggi e frutta ed è a rischio la mozzarella di bufala perché la mancanza di acqua mette in crisi anche allevamenti e caseifici. Perdite di produzione e aumento dei costi per le risemine stanno provocando gravi danni nelle province di Foggia e Bari, dove si riscontra una perdita del 50% della produzione. In Sicilia, infine, gli invasi sono a secco e bisogna anticipare l'inizio della stagione irrigua negli agrumeti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Giugno 2017, 14:26
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