Vanessa e Greta tornate a casa: incontro
in Procura, poi l'abbraccio coi genitori -Foto

Vanessa e Greta tornate a casa l'abbraccio coi genitori
DAMASCO - Vanessa Marzullo e Greta Ramelli tornano a casa. Dopo la notizia della liberazione, le due giovani volontarie rapite in Siria sono giunte all'aeroporto di Ciampino alle 4 di questa notte.





Greta e Vanessa sono scese dal Falcon dell' Aeronautica militare alle 4,20, dopo un volo di tre ore dalla Turchia. Ad accoglierle sulla pista, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Entrambe le ragazze indossavano giubbotti scuri con il cappuccio tirato sul capo, pantaloni neri e scarpe da ginnastica bianche e rosse. Apparivano molto provate e non hanno salutato la folla di giornalisti e cameraman che le attendeva. Sono subito entrate con il ministro nell'edificio dell'aeroporto militare.







VISITE MEDICHE E DOMANDE IN PROCURA Vanessa Marzullo e Greta Ramelli sono state condotte all'ospedale militare del Celio per un controllo medico. In giornata saranno sentite dalla Procura di Roma che ha aperto un inchiesta sul loro rapimento. I genitori delle due volontarie sono già arrivati a Roma per incontrarle ma non sono stati visti all'aeroporto. Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate, in provincia di Bergamo, è una studentessa di Mediazione linguistica. È stata lei ad organizzare il progetto Horryaty, che riuniva varie associazioni di volontariato per portare medicine in Siria e tenere corsi di formazione di primo soccorso. Greta Ramelli, 20 anni, di Gavirate (Varese), è una studentessa di scienze infermieristiche e volontaria della Organizzazione internazionale di Soccorso. Ha svolto esperienze di cooperazione in Zambia e a Calcutta. Le due giovani erano state rapite il 31 luglio del 2014 nel nord della Siria, fra Aleppo e Idlib. In seguito, erano state cedute dai rapitori al fronte Al Nusra, il ramo siriano di al Qaida. Il 31 dicembre era stato diffuso un video in cui le due ragazze, vestite con un chador nero, chiedevano aiuto dal governo italiano e dicevano di rischiare di essere uccise. Il governo italiano, come d'uso, nega di avere pagato un riscatto. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ieri ha parlato di un versamento di 12 milioni di dollari. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà oggi alle 13 alla Camera sulla vicenda.



L'ABBRACCIO CON I GENITORI Un lungo e commosso abbraccio quello di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo con i rispettivi genitori, parenti ed amici giunti dalla Lombardia, avvenuto in una saletta dell'aeroporto di Ciampino, lontano da giornalisti, fotografi e telecamere. Le famiglie delle due ragazze - a quanto si è appreso - sono giunte in auto, un pò in ritardo a causa di una foratura: per Vanessa i genitori e il fratello; per Greta, oltre ai genitori, il fratello e la sua fidanzata, anche due amiche, compagne delle scuole medie, volontarie anche loro. Lacrime di gioia e abbracci per Greta e Vanessa che, nonostante la stanchezza hanno poi scambiato con parenti ed amici qualche frase, prima di concludere le procedure di rito e lasciare l'aeroporto.





PRIMA I DUBBI, POI L'ANNUNCIO Un tweet di un canale della rete televisiva Al Jazira sostiene che le due giovani italiane rapite nel nord della Siria a fine luglio sono state liberate dall'ala siriana di Al Qaida: «Il fronte Al-Nusra libera le due donne italiane trattenute da inizio del mese ad Aleppo, in Siria», è scritto nel tweet di Al Jazira Mubasher ( almubasher).



L'annuncio della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo arriva sul profilo twitter di Palazzo Chigi. «Sono libere, torneranno presto in Italia», annuncia il governo.



Le ultime notizie delle due ragazze erano arrivate attraverso a un video diffuso tramite YouTube il 31 dicembre scorso con una richiesta di aiuto.
Le due ragazze erano partite dall’Italia in luglio per una missione di volontariato in Siria per conto del gruppo Horryaty. Diversi tweet riferibili a account dei ribelli riferiscono del rilascio. Dall’intelligence italiana è arrivato un secco «no comment».




Le due cooperanti italiane, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, si troverebbero già in territorio turco. Lo ha reso noto sul suo account Twitter l'attivista siriano Abu Yazen al-Naimi, vicino all'opposizione anti-Assad.

Secondo l'attivista, le due cooperanti italiane si troverebbero nella provincia di Hatay, nella Turchia meridionale, non lontano dal confine con la Siria.



«Greta e Vanessa libere, risultato di intenso lavoro di squadra dell'Italia». Così la Farnesina in un tweet sulla liberazione delle due italiane rapite in Siria lo scorso 31 luglio.



Sarà il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a quanto si apprende da fonti governative, ad aspettare in nottata, all'aeroporto militare di Ciampino, il rientro in Italia di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Gennaio 2015, 12:11
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