La classifica dell'odio online, crescono i tweet violenti contro le donne
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L’odio contro i migranti registra un più 15,1% rispetto allo scorso anno e sul totale dei tweet che hanno ad oggetto i migranti, quelli di odio sono ben il 66,7%. In pratica un hater su tre si scatena contro “lo straniero”. L’intolleranza contro gli ebrei, quasi inesistente fino al 2018, quest’anno registra un più 6,4%.
In pole position, nella hit dell'odio, anche le donne, più colpite insieme agli omosessuali in occasione di eventi che scatenano polemiche, come il Convegno delle famiglie di Verona o le diatribe sulle famiglie arcobaleno. I gay però sono l’unica categoria risparmiata dagli haters, con una diminuzione del 4,2% dei tweet negativi. La violenza verbale si scatena contro le donne e colpisce in tutta Italia, da Milano a Napoli. Gli odiatori se la prendono coi loro “corpi”: disprezzati nella sessualità e nel genere, ridicolizzati e umiliati, persino stuprati con parole che sempre più spesso diventano fatti. E nel periodo di rilevazione, crescono i femminicidi. L’odiatore non è più l’anonimo leone da tastiera, oggi vuole farsi riconoscere.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Giugno 2019, 09:16
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