Assorbenti tassati come i Rolex, bocciata alla Camera la proposta di abbassare l'Iva
di Franca Giansoldati
Iva sugli assorbenti, D'Uva: «Inquinano, le donne usino i pannolini lavabili»
Tra i 300 emendamenti al decreto fiscale bocciati in commissione Finanze alla Camera c'era anche quello per ridurre l'Iva sui prodotti sanitari e igienici femminili. La proposta di modifica, a prima firma di Laura Boldrini e sottoscritta da 32 deputate di maggioranza e opposizione, è stata dichiarata "inammissibile".
Tampon tax, l'Iva sugli assorbenti resta al 22%. Bocciato l'emendamento alla Camera
L'emendamento si componeva di due parti. «Ai prodotti sanitari e igienici femminili, quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali, si applica l'aliquota del 10 per cento dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) ai sensi di quanto disposto dal secondo comma dell'articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633», si legge nella prima parte mentre nella seconda si specifica che cosa si intende per prodotti sanitari e igienici femminili, includendovi assorbenti igienici esterni, tamponi interni, coppe e spugne mestruali.
Su già attive numerose petizioni per chiedere di abbassare la tampon tax al 4%. Quella lanciata dall'associazione Onde Rosa ha raggiunto fino 257.031 firme.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Novembre 2019, 18:52
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