Rsa, a Latina tamponi a tappeto su 3000 tra pazienti e operatori

Rsa, a Latina tamponi a tappeto su 3000 tra pazienti e operatori

di Laura Pesino
IL CASO
Sono le Rsa e le case di riposo le osservate speciali in queste delicate fasi dell'emergenza Coronavirus. Mentre i positivi calano su tutto il territorio regionale, i nuovi casi interessano soprattutto le residenze sanitarie assistenziali. E i focolai non hanno risparmiato la provincia pontina, come dimostra il caso della Rsa San Michele di Aprilia, 70 operatori circa per un totale di 90 ospiti. Qui i primi tamponi effettuati il 6 aprile hanno rilevato la presenza di tre persone positive tra gli addetti impiegati nella struttura, ora il totale è arrivato a 14, compresi nove pazienti. Il clima naturalmente è di grande tensione e preoccupazione che i contagi possano allargarsi a macchia d'olio.
GLI OPERATORI
«Gli operatori spiega Monica Tomassetti, rappresentante sindacale Snalv- Confsal continuano a lavorare, ma non nascondono un certo timore per la responsabilità che sentono nei confronti dei pazienti e anche delle proprie famiglie. Sono preoccupati ma cercano di fare al meglio il loro lavoro. I positivi attualmente stanno bene e sono seguiti a domicilio. Gli altri si sottoporranno al terzo tampone nella speranza che il pericolo sia scampato. Il rischio grosso è quello di portare il virus in casa e per questa ragione chi ha potuto, anche tra coloro che sono risultati negativi, si è già isolato adottando misure di protezione anche in ambito familiare. Qualcuno lo faceva già prima, in ragione del lavoro delicato di cura, a contatto costante con pazienti fragili».
Più volte, dall'inizio dell'emergenza, il sindacato ha chiesto alla proprietà di verificare l'adozione di dispositivi di protezione individuale adeguati: «Lo facciamo sempre spiega ancora Monica Tomassetti anche prima del Coronavirus perché in una Rsa è una condizione di sicurezza importante per i lavoratori».
LE VERIFICHE
Ma le residenze sanitarie assistenziali non hanno le stesse capacità e complessità degli ospedali. E qui il virus si è diffuso più che altrove. L'attenzione quindi resta puntata su tutte le strutture del territorio insieme alle case per anziani. Una campagna di tamponi a tappeto è stata programmata anche dalla Asl di Latina che impiegherà, per realizzarla, le Uscar (unità speciali di continuità assistenziale regionale). Il monitoraggio attraverso il tampone riguarderà poco meno di 3mila persone, tra pazienti e personale delle strutture residenziali convenzionate e delle case alloggio per anziani. Ma i controlli riguarderanno anche l'accertamento dei requisiti e il rispetto delle norme di sicurezza.
Proprio nel corso delle prime verifiche avviate nei giorni scorsi erano infatti emerse alcune irregolarità, soprattutto relative al sovraffollamento, in ben sette strutture della provincia, con tanto di invio di atti ai Comuni competenti e ai carabinieri del Nas. Restando in tema di misure di prevenzione e controlli, ieri è partita anche all'ospedale Fiorini di Terracina la rilevazione della temperatura in ingresso per personale e visitatori, già avviata nei nosocomi di Fondi e Latina.
Laura Pesino
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Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Aprile 2020, 11:30
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