Non ne poteva più. Da anni combatteva contro la ludopatia, ma proprio non riusciva a smettere. Nonostante sapesse che stava facendo un danno a sua moglie e ai suoi due figli adolescenti, proprio non poteva fare a meno del gioco d'azzardo. E così, nella mattinata di ieri, ha deciso di farla finita e in uno dei modi più terribili: dandosi fuoco. Giorgio, un operaio di 43 anni, si è suicidato chiudendosi in auto e accendendo un rogo.
Operaio si suicida perché vittima della ludopatia
Secondo quanto riferito da La Stampa, a trovare il copro sarevve stata una donna che, percorrendo la strada di campagna di Agliano Terme, in provincia di Torino, attorno alle 6 del mattino ha visto un'auto avvolta dalle fiamme e ha lanciato l'allarme.
L'intervento dei vigili del fuoco è stato immediato, ma purtroppo per l'uomo non c'è stato nulla da fare. L'auto, ormai, era stata mangiata dalle fiamme e, con lei, anche il corpo dell'uomo. L'operaio è morto carbonizzato e, mentre i carabinieri si stavano attivando per il riconoscimento del corpo, una chiamata in caserma ha velocizzato il tutto. Una donna ha chiamato i militari per informarli che suo marito era uscito di casa e l'aveva chiamata per informarla che voleva farla finita. «Temo gli sia successo qualcosa», ha rivelato la donna.
Agli investigatori sono serviti pochi secondi per collegare i due episodi. L'uomo, di origine romena, aveva chiamato la moglie dopo essersi chiuso in auto. Un ultimo saluto prima di darsi fuoco. Tra i resti esaminati, gli investigatori, hanno trovato due taniche di benzina, sciolte dal rogo. Non ha nemmeno tentato di uscire dall'abitacolo, voleva farla finita e non ha avuto alcun ripensamento.
Una tragedia che ha scosso tutta la comunità e, soprattutto, i familiari che hanno riferito ai carabinieri delle grandi somme di denaro perse al gioco d'azzardo. L'unica spiegazione plausibile a quell'angosciante stato in cui era crollato e che lo ha portato verso il gesto estremo.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Luglio 2023, 21:24
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