«Nel Tevere si potrà nuotare»: Roma come Parigi, un tuffo come negli anni '50

L'assessore Alfondi: Roma non è da meno di Parigi, dove la Senna è balneabile

«Nel Tevere si potrà nuotare»: Roma come Parigi, un tuffo come negli anni '50

di Lorena Loiacono

Un tuffo nel Tevere? Si può fare, il Campidoglio ci sta lavorando. L’idea che arriva da Parigi, con la Senna pronta a ricevere i bagnanti, piace infatti anche a Roma e, stando agli ultimi sviluppi delle rive del Tevere, la strada sembra andare proprio in quella direzione. Il fiume parigino, domenica, ha visto riempirsi le banchine tra la riva destra e l’Ile Saint-Louis con canoe, kayak e nuotatori. Da qui al 2025 il progetto sulla Senna sarà disponibile a tutti.

Tevere balneabile, il progetto

E Roma non resta a guardare, anche perché stanno riscuotendo notevole successo le sponde popolate dal nuovo Parco Marconi e da Tiberis, dove l’aria del fiume si respira da vicino. Sarebbe un ritorno al passato, per Roma, potersi tuffare come avveniva negli anni 50. Certo, c’è da lavorare. «Restituire la balneabilità al Tevere sarebbe il punto naturale di arrivo del lavoro che stiamo facendo - ha spiegato l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi - stiamo lavorando molto per il Tevere, per valorizzare una risorsa naturale senza pari per la nostra città, e farlo diventare il più grande parco lineare di Roma.

La realizzazione, nei prossimi anni, degli interventi per i 5 nuovi parchi d'affaccio previsti dal Masterplan contribuirà a ripristinare quel rapporto di consuetudine e familiarità tra i romani e il loro fiume che c'è stato fino agli anni 50/60 del secolo scorso». Oggi, come spiega la Alfonsi, a complicare la situazione sono gli scarichi industriali e quelli delle coltivazioni agricole nel tratto a monte della città complicano. Servono finanziamenti importanti e un piano generale di intervento che deve riguardare il bacino del fiume e quello dei suoi affluenti maggiori, come il Paglia e l'Aniene. «Un piano che oggi non c’è ancora ma sul quale - anticipa la Alfonsi - dovremo cominciare a ragionare insieme agli altri enti che hanno competenze sul fiume». Lo scorso anno l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale ha assicurato che il Tevere, nella parte romana, è pulito: «per l’attività di depurazione fatta in 15 anni da Acea - ha spiegato il segretario generale Erasmo D’Angelis - sono stati fatti passi avanti giganteschi. Nel tratto di 56 km di scorrimento da Castel Giubileo alle foci, quella naturale di Ostia e quella artificiale di Fiumicino, è il fiume più pulito del mondo». Bisognerà intervenire quindi sugli affluenti.


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Luglio 2023, 08:14
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