L'incendio a San Giuliano, ipotesi errore umano. L'assessore: «Situazione sotto controllo»

L'incendio a San Giuliano, ipotesi errore umano. L'assessore: «Situazione sotto controllo»

di Simona Romanò

Un errore umano. Su questo stanno convergendo le ipotesi in merito alla causa del rogo  divampato mercoledì mattina alla Nitrolchimica, azienda petrolchimica di San Giuliano Milanese. È stato filmato dalle telecamere di un’azienda vicina il momento esatto dell’esplosione: l’attimo in cui si è innescato il devastante rogo di mercoledì che ha fatto bruciare, per ore, litri e litri di solvente chimico con il rischio di un pesante danno ecologico (ancora da accertare) e ha provocato due feriti gravi nell’azienda, andata completamente distrutta. L’incendio, con fumo che si vedeva alto nella zona sud di Milano, è stato definitivamente domato solo ieri, quando i pompieri hanno estinto gli ultimi focolai.

L’INDAGINE Secondo quanto risulterebbe dai primi accertamenti dell’indagine coordinata dalla procura di Lodi, nel momento dello scoppio l’operaio rimasto ustionato in modo più grave stava inserendo del materiale di scarto, appoggiato su un bancale,  all’interno di una macchina di compattamento ed estrazione. «L’ipotesi è che il macchinario abbia avuto una reazione con qualcosa che non doveva finire lì», ha spiegato  Edoardo Cavalieri, direttore del Nucleo Nbcr dei vigili del fuoco.

Il dipendente, poi, avrebbe cercato di allontanare con un muletto una cisternetta, che aveva preso fuoco. Ma è stato peggio. Le fiamme hanno avvolto tutto. E si sono estese in un susseguirsi di almeno tre esplosioni.

DRAMMA UMANO «Le varie ipotesi sono al vaglio dei tecnici», si è limitata a dire l’azienda, di proprietà di Riccardo Bellato, ricordando che «tutta l’area era stata dotata di un sistema di rilevamento fumi installato a scopo preventivo seppur non richiesto dal Certificato prevenzione incendi». Un giorno prima del maxi-rogo, il personale della Nitrolchimica aveva effettuato una esercitazione antincendio con una azienda specializzata. L’impianto di via Monferrato è letteralmente devastato.

 

DANNO ECOLOGICO «La situazione è sotto controllo», ha assicurato l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo. «Tecnicamente ci vogliono 72 ore per avere i risultati delle analisi, a quel punto avremo la certezza puntuale di quello che è accaduto alla qualità dell’aria». Però, «l’esperienza insegna che quando gli strumenti speditivi non rilevano particolari picchi, poi, anche i controlli fatti con il campione ad alta volumetria sono in linea».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Settembre 2022, 07:33
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