Mattarella agli 800 anni dell'Università Federico II di Napoli: «Storia incredibile di cultura. Sto con gli studenti per gli alloggi»

Il rettore Lorito: «Il nostro è l'ateneo laico più antico del mondo, Il Presidente si è sorpreso per le personalità che hanno studiato qui». E a Scampia, dove c'è il polo per le professioni sanitarie, il Capo dello Stato ha letto uno striscione: "Non siamo Gomorra"

Mattarella agli 800 anni dell'Università Federico II di Napoli: «Storia incredibile di cultura. Sto con gli studenti per gli alloggi»

di Mario Fabbroni

Nel mondo le università in grado di spegnere 800 candeline non sono molte. Anzi, non ci sono affatto. Un primato che Napoli invece vanta, grazie all'ateneo laico più antico del mondo: l'Università Federico II. Culla di cultura unica e forse inimitabile, come ha anche sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Che ieri ha trascorso buona parte della propria giornata tra aule, laboratori, professori, autorità, studenti e abitanti della Capitale del Mezzogiorno, rendendo omaggio a un'istituzione che ha forgiato migliaia di cervelli rendendo l'Italia più forte in tanti campi. 

«Il Presidente Mattarella ha commentato tutto quello che ha visto con parole molto lusinghiere. A Mezzocannone, dove si trova la nostra sede centrale e storica, ha apprezzato l'installazione realizzata proprio per gli 800 anni - ha detto il rettore dell'ateneo partenopeo, Matteo Lorito -. Ci siamo soffermati a lungo sul significato della lettera di Federico II apprezzandone il contenuto. Gli è piaciuto molto anche il volume che gli abbiamo donato prodotto dalla Società Geografica Italiana e la medaglia dell'ateneo. E poi è rimasto piacevolmente colpito quando la Nuova Orchestra Scarlatti ha eseguito l'inno dell'ateneo».

Alle celebrazioni per gli 800 anni di vita dell'Università Federico II, Mattarella ha «mostrato molto interesse per la storia dell'ateneo e ai grandi personaggi che hanno calpestato le nostre aule - svela ancora il Rettore Lorito -. Ho provato a raccontargli in pochi minuti la nostra storia. Non avevamo la certezza che volesse prendere la parola e invece lo ha fatto con un intervento che è stato di altissimo profilo ma anche carico di sentimenti e buoni auspici. Ci ha fatto piacere abbia accettato anche il successivo invito a Scampia e anche lì ci ha colpito che abbia voluto parlare, pur non essendo previsto».

A Scampia Mattarella si è intrattenuto con i giovani ricercatori dei laboratori scientifici: «Ha constatato che si tratta di giovani dottori e ha colto il significato per il territorio di avere qui a Scampia un laboratorio pediatrico e poi ha apprezzato molto il nostro laboratorio dedicato all'innovazione tecnologica. Insieme abbiamo toccato con mano come oggi un medico possa entrare virtualmente negli organi dell'ammalato e metterli al centro della stanza, cosi come ha apprezzato la piattaforma di monitoraggio delle patologie a distanza».

A conclusione della visita Mattarella ha sottolineato l'importanza per Scampia di un insediamento universitario. «Il Presidente - ha riferito Lorito - ha detto questo è un futuro che diventa presente e il fatto che avvenga a Scampia è un grandissimo segnale perché nelle periferie solitamente l'innovazione arriva più tardi.

Mentre questa volta si parte dalle periferie». 

La gente di Scampia - dove funziona benissimo il connubio tra polo sanitario dell'università e residenti storici del quartiere - ha colto l'occasione della visita di Mattarella (e della bella giornata di sole dopo tanta pioggia) per accogliere il Capo dello Stato con un messaggio inequivocabile impresso su uno striscione srotolato lungo la facciata di un palazzo. "Qui non è solo Gomorra, Scampia vuole tutto".

«La presenza del presidente Mattarella a Scampia ha un valore molto simbolico - ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi -. L'apertura dell'Università a Scampia significa un'altra Scampia - ha aggiunto -, una Scampia che cancella Gomorra e riparte dai giovani a cui dobbiamo dare un futuro diverso, significa una dignità dell'abitare e della vita». Manfredi ha ribadito che «la presenza di Mattarella per noi è il riconoscimento di un percorso che stiamo facendo e che deve essere ancora completato con il grande progetto Re Start Scampia. Ma dà fiducia, perché aprire l'Università a Scampia è stato in atto di grande impegno e coraggio». 

Il Presidente si è anche intrattenuto con gli studenti universitari, cui ha confermato il proprio impegno per il sostegno alla lotta tesa ad ottenere più residenze studentesche e a prezzi molto più equi rispetto a quelli attuali spesso insostenibili. "Ringraziamo il presidente delle Repubblica per il richiamo alla centralità degli alloggi universitari, contenuta nel discorso pronunciato a Napoli. Si tratta - dichiara l'Unione degli Universitari - di un messaggio forte che condividiamo. Per noi universitari, il diritto alla casa significa diritto allo studio. E abbiamo soltanto 40mila posti in tutta Italia dedicati al diritto allo studio...". 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Novembre 2023, 19:09
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