La truffa degli arrosticini: «Ne ordina 72mila, se li fa spedire in Svizzera, ma non li paga». Identificato un anziano

L’uomo adesso dovrà rispondere dei reati di truffa ed insolvenza fraudolenta

La truffa degli arrosticini: «Ne ordina 72mila, se li fa spedire in Svizzera, ma non li paga». Identificato un anziano

di Redazione web

Ordina 72mila arrosticini per un valore complessivo di 27mila euro. Promette un pagamento rateale. Se li fa spedire in Svizzera, ma non li paga. Finzione? No, la truffa dell'arrosticino è reale. La vicenda ha coinvolto un'azienda attiva in Abruzzo, dove i carabinieri del comando stazione di Civitella Casanova, in provincia di Pescara, hanno denunciato alla Procura della Repubblica un uomo, di 64 anni, residente in Svizzera e accusato di avere perpetrato una truffa ai danni di un'impresa.

L'uomo è stato identificato, ma degli arrosticini nessuna traccia.

L'inganno

Un imprenditore di origini italiane, che vive nel cantone di Berna, ha pensato bene di rivolgersi ad una nota azienda locale che, per l’appunto, distribuisce il prodotto identitario della tradizione gastronomica abruzzese nel mondo. La promessa promozione dell’arrosticino sul territorio svizzero, la successiva creazione di pagine social per favorire la distribuzione del prodotto e pubblicizzare l’azienda di Civitella, le sue origini abruzzesi ed i modi estremamente cortesi dell’indagato, commerciante nel campo dell’import di generi alimentari in Svizzera, «hanno convinto il titolare dell’azienda di Civitella ad intraprendere questa nuova collaborazione commerciale» e a spedire in Svizzera ben 72mila arrosticini, per un valore complessivo di 27mila euro, che dovevano essere pagati in tre diverse tranche da 9mila euro.

La truffa

«Massima fiducia, quindi, in quella che è una pratica ormai collaudata per l’imprenditore abruzzese che spedisce arrosticini in tutto il mondo, persino in Giappone, e che ha sempre ricevuto i pagamenti dopo la spedizione della carne». In questa occasione però, al ricevimento della merce, l’uomo si è reso irreperibile: nessun pagamento e nessuna risposta alle telefonate di chiarimenti.

Vani anche i tentativi di una risoluzione bonaria della vicenda, tramite una lettera del legale dell’imprenditore che l’uomo non ha nemmeno ritirato.

L'intervento dei carabinieri

Ci hanno pensato i carabinieri della compagnia di Penne a rintracciare in breve tempo l’uomo, grazie alle immediate indagini promosse a seguito della querela sporta dall’imprenditore ai carabinieri di Civitella Casanova che, in sinergia con l’Ambasciata Italia e la polizia consolare di Berna, hanno identificato l’uomo che adesso dovrà rispondere dei reati di truffa ed insolvenza fraudolenta


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2024, 22:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA