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«La situazione è seria - mette in guardia il ministro -. È vero che l'Italia in questa fase sta meglio degli altri Paesi, ma è pura illusione pensare che, mentre nel resto d'Europa il contagio riparte e già si parla di seconda ondata, noi possiamo restare tranquilli e beati dentro i nostri confini». «I ragazzi forse non sanno - aggiunge - che oggi l'età media del contagio è scesa a 40 anni mentre solo due mesi fa era 60-65 anni. È chiaro quindi che i giovani sono un veicolo di contagio potenziale pericolosissimo, e non tanto per se stessi.
Il vero rischio è che, tornati a casa dalla movida, possano contagiare i loro genitori o i loro nonni».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Agosto 2020, 11:24
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