DA VATILEAKS ALLO IOR: TUTTE LE SFIDE
CHE ATTENDONO PAPA FRANCESCO
di Valeria Arnaldi
Modifiche interne, di gestione, e modifiche esterne. Gli ultimi scandali hanno colpito duramente la Chiesa, riducendo la sua credibilità e la fiducia dei fedeli. Era già stato Ratzinger a dare la linea: occorre riconquistare i fedeli “tiepidi” e diffondere il messaggio tra chi non crede. Nella pratica e politica della Chiesa, ciò si traduce anche nella necessità di rafforzare il dialogo interreligioso. Virtuale ma decisamente concreta la petizione lanciata ieri dalla rete L’Abuso di Savona, che riunisce vittime di preti pedofili: «Al nuovo Papa chiediamo finalmente di aprire gli archivi diocesani e vaticani, di imporre la denuncia della notizia di reato, di lasciare che siano esclusivamente i magistrati a valutare la loro consistenza, di imporre i risarcimenti alle diocesi e agli ordini religiosi di appartenenza».
Da non dimenticare la questione Ior, sollevata più volte durante le Congregazioni. A preoccupare è l’eccessiva segretezza. La necessità di trasparenza si accompagnerebbe alla richiesta di consentire controlli esterni sulla gestione della banca. Non manca il tema delle relazioni. A giudicare dal dibattito tra gli elettori, i tempi sarebbero maturi per parlare di divorziati risposati. L’attualità pretende risposte pure sulle coppie omosessuali. Un’agenda fitta di voci cui il Papa, per ora, risponde con la scelta del nome: Francesco, rimando a semplicità, povertà e apertura al mondo. Tutto. .
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2013, 07:34
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