Detroit, parte il primo salone dell'anno:
le Stelle europee sfidano l'America

Detroit, parte il primo salone dell'anno: le Stelle europee sfidano l'America

di Giampiero Bottino
DETROIT - Non tragga in inganno la scarsa rilevanza attribuita alla presenza americana al Naias 2014 aperto al pubblico a Detroit dal 18 al 26 gennaio. Questo non vuol dire che i costruttori a stelle e strisce abbiano snobbato il più importante salone dell'auto di questo immenso Paese, ma solo che hanno tenuto in serbo le migliori cartucce, lesinando le anticipazioni per non rovinare le sorprese del 13 gennaio, prima giornata riservata alla stampa nella quale vengono svelate e illustrate le novità dell'anno.



L'offensiva europea. Diversa la strategia delle case del Vecchio Continente che, almeno per quanto riguarda le marche premium, hanno sempre dedicato grandi attenzione a Detroit, considerandola non a casa la porta d'ingresso al mercato più ricco e importate del mondo, almeno prima dell'esplosione della «bomba» cinese con il suo immenso potenziale e gli altrettanto cospicui ritardi da colmare. Le loro anticipazioni hanno comunque fornito la fotografia di un mercato in grande salute, capace di recuperare a pieno ritmo le perdite accumulate negli anni bui della grande crisi.



Stella lucente. Basti dire che il gruppo Daimler ha portato al debutto niente meno che la nuova Classe C, forse il suo modello più globale, senza dubbio strategico. La vettura è ora più bella, più importante e più ricca grazie a soluzioni tecnologiche innovative ed evolute degne della più grande e sussiegosa Classe E, con la quale non ci stupiremmo se si mettesse in competizione. A farle degna compagnia sulla stand, la muscolosa GLA 45 AMG alla rima uscita pubblica nella sua veste definitiva.



Bavarese golosa. Altrettanto intrigante, e addirittura più agguerrita, la presenza BMW costruita su un poker di anteprime assolute: ci sono infatti la Serie 2 Coupé, che segna l'ingresso nella gamma compatta della filosofia dei numeri pari per le versioni sportive, mentre i modelli più convenzionali mantengono la classica numerazione dispari, due novità ad alte prestazioni come la M3 berlina e la M4 coupé, e la rinnovata X1. Mentre Mini sfoggia la John Cooper Works Concept che anticipa la declinazione più sportiva della nuova generazione di Oxford.



Tris d'assi. A completare il solito terzetto delle regine del lusso tedesco, ecco Audi con la show car sportiva a due porte che anticipa l'evoluzione dei design del marchio e merita l'etichetta di crossover per la declinazione del concetto allroad, e cioè in grado di affrontare i terreni più impegnativi, in una carrozzeria «Shooting brake» che identifica una station wagon sportiva nel cuore e nel look. Porsche porta invece al debutto l'ennesima reinterpretazione del suo intramontabile mito: la nuova generazione 911 nella classica versione Targa.



Voglia d'avventura. A proposito di miti intramontabili, Volkswagen disegna un ipotetico futuro ad alto tasso di adrenalina: il concept Beetle Dune, dal look molto vicino a quello di una vettura di serie, parla di un moderno Maggiolino in grado di garantire ai suoi fortunati possessori un tempo libero povero di rischi e ricco di divertimento. In attesa della prossima generazione della XC90 che ne sarà la prima interprete, Volvo con la XC Coupé Concept mette a punto i dettagli del nuovo corso stilistico già anticipato a Francoforte dalla Concept Coupé.



Discrezione asiatica. In un panorama del lontano Oriente improntato alla massima discrezione hanno fatto eccezione i coreani che, per senza eccedere nei dettagli, hanno comunque anticipato i piatti forti delle relative partecipazioni: il concept Curb apre la strada al futuro Suv compatto della Hyundai, mentre la Kia punta ad esaltare la sua anima sportiva con la grintosa GT4 Sting Concept, di cui è stato anticipato solo un fuggevole ma intrigante teaser. Tra i giapponesi, solo Nissan ha infranto, seppure con estremo risparmio di dettagli, la cortina del silenzio annunciando due concept: la performante berlina Nissan Sport Sedan e l'Infiniti Q50 Eau Rouge, uno studio di design ricco di sofisticate soluzioni aerodinamiche suggerite da Red Bull Racing, il team di F1 quattro volte campione del Mondo di cui Infiniti è main sponsor.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Gennaio 2014, 13:16
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