Trigone velenoso intrappolato in una busta: il ministro dell'ambiente libera così il pesce
di Cristiano Sala
Il trigone è un pesce della famiglia Dasyatidae, può raggiungere i 160 cm di lunghezza e gli 80 di larghezza. Ma, cosa importante, rischia di essere pericoloso per gli esseri umani. Il suo veleno sulla sua spina dorsale è potente. Il più delle volte, quando il trigone è nascosto nella sabbia, l'aculeo si infila nei piedi o nelle gambe delle vittime. Non è stato fortunatamente il caso del ministro che conclude così il suo racconto: «C’erano tante persone e molti dicevano: “non immaginavo, non credevo, è mai possibile...?” Purtroppo sí, lo è. Ora chiedo: di chi sarà stata quella busta? Sicuramente di qualcuno di noi, forse qualcuno che l’ha usata per la spesa, l’ha portata in spiaggia e per caso è volata via posandosi in acqua e... “vabbè ormai è andata". Questi sono i danni che ognuno di noi, nella propria quotidianità, può creare, senza neanche rendersene conto. Proviamo a cambiare stile di vita? Possiamo provare a fare la spesa con sacchetti di stoffa? Possiamo non usare bicchieri di plastica monouso? La legge può bandirli, e lo stiamo facendo, ma non serve alcuna legge per iniziare a farlo. Ora questo trigone è salvo e libero, ma quanti pesci, crostacei o comunque fauna marina, in questo momento stanno lottando tra la vita e la morte per colpa nostra?»
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Settembre 2020, 13:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA