Città del Vaticano – Papa Francesco all'Angelus invita i cristiani a non evadere le tasse ma a provvedervi regolarmente. Prende spunto da un passo del Vangelo per indicare la direzione da prendere e ripete la domanda che fu fatta a Cristo: «È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Il Papa spiega che «pagare le tasse è un dovere dei cittadini, come anche l’osservanza delle leggi giuste dello Stato».
«Con questa risposta, Gesù si pone al di sopra della polemica. Da una parte, riconosce che il tributo a Cesare va pagato, perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma soprattutto ricorda che ogni persona porta in sé un’altra immagine, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza. In questa sentenza di Gesù si trova non solo il criterio della distinzione tra sfera politica e sfera religiosa, ma emergono chiari orientamenti per la missione dei credenti di tutti i tempi,anche per noi oggi» ha spiegato Bergoglio.
Il Papa non è la prima volta che si raccomanda di non evadere le tasse.
Al termine dell'Angelus il Papa ha ringraziato coloro che si sono adoperati per la liberazione in Mali di padre Maccalli, il religioso rapito in Mali da gruppi di jihadisti tre anni fa.
Ultimo aggiornamento: Domenica 18 Ottobre 2020, 15:45
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