Dopo il coronavirus la Pediatria rischia
di chiudere, ecco il modo per salvarla
di Federico Fabrizi
Il caso Pediatria è un’emergenza di tempo e non solo, perché manca il personale, perché lo tsunami di Concorsopoli non è certo passato senza lasciare tracce e perché l’emergenza Covid dentro un’altra emergenza ha fatto il resto. Giannico e l’assessore Coletto ne hanno parlato a lungo in questi giorni: l’intento è disinnescare la mina.
LA POLITICA
Dalle opposizioni è fuoco di fila. I consiglieri del Pd in Regione erano stati i primi a sollevare il caso nei giorni scorsi ed ora il segretario dem Walter Verini parla di «inadeguatezza», con accanto la senatrice perugina del M5S Emma Pavanelli che rincara la dose: «la sanità umbra sta perdendo pezzi».
Un’altra senatrice, l’azzurra Fiammetta Modena, veste i panni della difesa di Palazzo Donini: «La giunta regionale sta rifondando la sanità, perché di questo si parla. Pediatria viene da una storia molto tormentata. Chi ha avuto la responsabilità politica e amministrativa potrebbe avere la decenza di tacere».
LE AZIONI
L’obiettivo della Regione è scongiurare il blocco di un reparto fiore all’occhiello del sistema sanitario regionale. Potrebbero arrivare rinforzi a strettissimo giro di posta, forse da un altro ospedale della regione per tamponare le giornate più difficili dell’emergenza. Ma il problema è la carenza di medici, tra l’altro i pediatri disposti ad intraprendere la carriera nel sistema pubblico sono pochi e questo rende ancora più complicata la situazione.
LA RIFORMA
Ma in controluce s’intravede già la nuova convenzione tra Università e Regione, con l’ipotesi di una riforma dell’assetto delle aziende sanitarie. La Cisl Medici gioca d’anticipo: «Un’azienda sanitaria unica Perugia-Terni non risolve il problema dell’integrazione tra ospedali e territorio - dice il segratrio regionale Tullo Ostilio Moschini - occorre mantenere due aziende sanitarie, nord e sud, con ospedali integrati tra di loro con una propria missione sul territorio: distretti, servizi, medicina generale, continuità assistenziale, una scelta che consentirebbe una migliore e più veloce gestione economica e del personale».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Luglio 2020, 08:52
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