Cosimo Nardelli, l'uomo con precedenti penali ucciso ieri sera a Taranto con almeno cinque colpi di pistola davanti alla sua abitazione in via Cugini 7, era uscito da poco dal carcere dove aveva scontato 17 anni di reclusione in seguito alla condanna per concorso nell'omicidio del 27enne Alessandro Cimoli, ammazzato con alcune coltellate il 31 agosto del 2006 all'uscita di una masseria abbandonata nelle campagne tra Faggiano e Talsano.
Quanto all'omicidio Cimoli, la Corte d'assise d'appello aveva rideterminato la condanna, infliggendo a Nardelli 20 anni di reclusione dopo l'annullamento con rinvio di una precedente condanna a 30 anni da parte della Corte di Cassazione, facendo cadere l'aggravante della premeditazione. Nardelli era ritenuto uno degli esecutori materiali dell'omicidio insieme a un altro imputato, diventato poi collaboratore di giustizia e condannato a sua volta a 20 anni. Il movente del delitto era stato individuato dagli investigatori in un debito di 80mila euro della vittima, mai saldato. Fu invece assolto un ex boss che era accusato di essere il mandante.
L'agguato di ieri
Gli inquirenti non escludono la pista della vendetta legata a quell'episodio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Maggio 2023, 11:28
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