Roma-Lione 2-1: il cuore e la vittoria non bastano, i giallorossi fuori dall’Europa
STAGIONE COMPLICATA
Dopo la Champions, persa ad agosto nei play off contro il Porto, ecco l'addio definitivo all'Europa. Da riconquistare attraverso il campionato, difendendo il 2° posto alle spalle dalla Juve. In più c'è da provare la nuova rimonta il 4 aprile contro la Lazio, nella semifinale di ritorno della Coppa Italia. Il passivo dell'andata è anche peggiore di quello portato in Italia da Lione: 2 a 0. Ma il tentativo va fatto. Anche per la tifoseria che, con 43 mila cuori, ha spinto i giallorossi nella notte più delicata. Pallotta, sbarcato nel pomeriggio a Ciampino, è rimasto invece in albergo, a quanto pare bloccato dall'influenza.
PARTENZA AD HANDICAP
La Roma, dopo la traversa colpita in avvio da Ruediger, si è trovata subito sotto per il colpo di testa di Diakhaby. Gol in fotocopia con quello preso all'alba della gara di Lione: stesso marcatore. E identico assistman: Valbuena. Che, anche all'Olimpico, disegna da destra, su punizione, la via per passare in vantaggio. I giallorossi non si arrendono e replicano subito con la rete di Strootman: irruzione in acrobazia su punizione da sinistra di De Rossi.
TIRO AL BERSAGLIO
Nella ripresa, sempre con 2 gol da segnare per andare ai quarti, Spalletti ha tolto gli esterni difensivi Peres e Mario Rui e inserito El Shaarawy e Perotti. Proprio El Shaarawy ha provocato, con il suo cross dalla destra, l'autorete di Trousart. L'arbitro Kassai ha tolto un rigore a Salah. Nel finale anche Totti per De Rossi, con Fazio alzato da centravanti. Nell'assalto, è mancata la lucidità. Di sicuro la Roma avrebbe meritato di più: con 25 tiri (9 nello specchio, 9 fuori e 7 ribattuti), ecco il suo record stagionale. Ma ai quarti va il Lione. E in Europa, tra l'altro in Champions, resta solo la Juve a rappresentare l'Italia.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Marzo 2017, 11:44
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