Milan, i tifosi vogliono la testa di Pioli: «Con l'Inter non vince mai». Le imbarazzanti parole post partita

Cinque derby persi in pochi mesi, l'ultimo con un'imbarcata che non si vedeva da quasi 50 anni. E ora col Newcastle è già decisiva

Milan, i tifosi vogliono la testa di Pioli: «Con l'Inter non vince mai». Le imbarazzanti parole post partita

di Domenico Zurlo

Non è stata una serata facile per i tifosi del Milan: erano 49 anni che i rossoneri non prendevano cinque gol in un derby, un'imbarcata ardua da digerire, specie in questo periodo storico in cui la rivalità con i cugini dell'Inter è più accesa che mai. Letteralmente rinata, dopo tanti anni di mediocrità di entrambe le squadre, negli ultimi anni in cui le milanesi sono tornate a lottare ai piani alti della classifica: ma nel 2023 non c'è stata storia, con 5 derby di marca nerazzurra e i rossoneri che sembrano ormai impotenti davanti agli uomini di Simone Inzaghi.

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Pioli sotto accusa

Il grande imputato, dopo la figuraccia di ieri sera, è ovviamente l'allenatore Stefano Pioli: dopo i quattro derby persi nel finale della stagione scorsa (compresa la doppia sfida in semifinale di Champions) ci si aspettava qualche contromisura nel fronteggiare Mkhitaryan e compagni, specie considerando il mercato estivo scoppiettante e i tanti cambiamenti nella rosa.

E invece il copione è stato lo stesso: un approccio sbagliato, una tattica suicida, con Kjaer e Thiaw mandati allo sbaraglio a difendere a 60 metri dalla porta contro due avversari veloci come Thuram e Lautaro, Calabria spostato dalla fascia destra dentro il campo per aiutare la costruzione, col risultato di un Dimarco sempre solo e devastante a partire dall'azione del primo gol.

E ancora, un centrocampo confuso e sovrastato dalle mezzali dell'Inter mai tenute sotto controllo dagli avversari, ma anche una differenza netta nella qualità e nel tempismo nei cambi: da un lato Carlos Augusto e Frattesi subito incisivi (il secondo anche in gol), dall'altro un Chukwueze mai servito, e Okafor e Jovic buttati in campo a risultato ormai acquisito.

Rabbia social

Sui social monta la rabbia: già dallo scorso gennaio, quando il Milan inanellò una serie impressionante di risultati negativi (con goleada interna 5-2 dal modesto Sassuolo), a finire sul banco degli imputati era stato lo stesso Pioli, così come dopo i tanti derby persi. Dopo la 'tregua' estiva, con il licenziamento di Paolo Maldini e Ricky Massara e la rivoluzione nella dirigenza, i tanti innesti (da Pulisic a Chukwueze, da Loftus Cheek a Okafor a Reijnders) avevano riacceso un nuovo ottimismo tra i tifosi, che dopo le tre vittorie in avvio di stagione si è però nuovamente spento.

L'hashtag #PioliOut, su Twitter, torna in auge più che mai: all'allenatore emiliano i milanisti rimproverano l'approccio mentale e tattico inspiegabile, l'incapacità di trovare contromisure al gioco di Inzaghi, ma anche alcune dichiarazioni post partita quanto meno discutibili. «Nei primi 4 minuti della partita abbiamo tenuto palla solo noi», ha detto Pioli, che si è poi rifiutato di chiedere scusa ai tifosi: «Non devo scusarmi, pensate che volessimo prendere 5 gol in un derby?».

Frasi che hanno fatto rabbrividire molti utenti, oltre ad aver scatenato l'ilarità dei tifosi avversari.

E martedì c'è il Newcastle in Champions: un nuovo scivolone potrebbe compromettere il cammino nel girone, e far ballare la panchina dello stesso Pioli. Da una società che non si è fatta problemi a mettere alla porta una bandiera come Maldini né a vendere il capitano del futuro Sandro Tonali, non c'è da aspettarsi troppa riconoscenza.


Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Settembre 2023, 17:56

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