Lazio-Napoli, Camolese: «Una sfida per ritrovare continuità. Immobile non si discute»

Lazio-Napoli, Camolese: «Una sfida per ritrovare continuità. Immobile non si discute»

di Daniele Petroselli

Domenica 28 gennaio alle 18 all'Olimpico un vero e proprio spareggio Champions tra Lazio e Napoli. Per entrambe una sfida delicata, con tante assenze da una parte e dall'altra. Per i biancocelesti l'opportunità di rientrare pienamente in corsa per il quarto posto, per i partenopei per rilanciarsi dopo un periodo di alti e bassi. A parlarne mister Giancarlo Camolese, che da giocatore tra il 1986 e il 1988 ha militato tra le fila della Lazio, compresa quella che si salvò dalla C agli spareggi partendo dal -9 in classifica, una Lazio entrata per sempre nel cuore dei tifosi.

Per la Lazio c'è grande voglia di ripartire dopo il ko con l'Inter in Supercoppa che tanto ha deluso i tifosi:
"Sarri ha sottolineato che con l'Inter si può perdere ma non hanno proprio giocato. Ed è strano perché arrivavano da un buon momento. Il difetto della Lazio quest'anno è proprio la mancanza di continuità e questi blackout, imputabili non solo a qualche giocatore ma a tutta la squadra".

Biancocelesti che poi arrivavano da una striscia positiva in campionato:
"I risultati erano arrivati, però è chiaro che poi quando arrivano sfide così importanti tutti si aspettano un altro tipo di prestazione. Non è tanto il fatto di aver perso, perché con questa Inter può succedere, ma è il modo che ha deluso di più. Nel derby sembrava aver ripreso una strada positiva, anche dal punto di vista del gioco, merito anche di qualche giovane".

Nell'ultimo periodo però sembrano finalmente essersi inseriti bene Guendouzi e Rovella:
"La Lazio ha saputo aspettare sempre i suoi nuovi acquisti. L'ambiente lo sa che serve sempre un inserimento graduale, magari c'è qualcuno che ha bisogno di più tempo. Quando c'è la fiducia di società e allenatore, poi i valori vengono fuori. E loro lo stanno dimostrando".

Come arrivano Lazio e Napoli a questa sfida?
"Difficile per entrambe questa sfida.

Anche il Napoli ha cambiato qualcosa, sia come sistema di gioco che come elementi. Quando è così magari gli alti e bassi ci stanno. Su questa gara tutti e due gli allenatori si aspettano una prestazione all'altezza, che faccia capire che la strada presa è giusta, in particolare serve ritrovare la costanza di risultati".

Quale la chiave tattica? Dove può far male la Lazio a questo Napoli?
"Se il Napoli giocherà a tre dietro, allora ci saranno dei duelli importanti. Il palleggio della Lazio potrebbe essere decisivo in mezzo al campo. Il Napoli potrebbe lasciare davvero l'iniziativa ai biancocelesti e lì la situazione potrebbe essere a favore della Lazio".

Non ci sarà Immobile, squalificato. Visto la stagione travagliata, crede ancora che possa essere al centro del progetto Lazio?
"Dipende tutto da come sta fisicamente. Il giocatore non si discute, ma se non è al 100% probabilmente va gestito, soprattutto nelle fasi di recupero. Non ne farei un discorso di qualità o progetto ma un discorso legato a come sta il giocatore. Quando Immobile sta bene non si discute, è più che mai la centro del progetto. Quando non sta bene, Sarri è costretto a gestirlo. Ha dimostrato però che anche subentrando sa trovare il gol".

Come ha visto il ritorno di Mazzarri?
"Il Napoli con l'Inter ha dato dimostrazione di compattezza e carattere, sono dei buoni segnali. Che Mazzarri abbia in mente un altro tipo di calcio sì, ma piano piano lo farà rivedere. Vista che la strada di prima era più complicata, è giusto che si giochi queste partite come pensa di poter fare. Solo i risultati diranno se è la strada giusta".

Quale le squadre da temere di più in chiave Champions?
"Sono davvero tante quelle che possono aspirare al quarto posto. Non sottovaluterei però Bologna e Fiorentina, la prima perché gioca bene e c'è euforia nell'ambiente, e questo fa la differenza".


Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Gennaio 2024, 19:56

© RIPRODUZIONE RISERVATA