La Lazio chiama i tifosi, ma la
contestazione verso Lotito continua
di Enrico Sarzanini
Un'iniziativa che verrà ripetuta da qui alla fine della stagione per tutte le gare che la squadra biancoceleste giocherà all'Olimpico. La contestazione contro Sassuolo (oltre 46mila spettatori a contestare) e Atalanta (poco meno di 6mila presenze), dunque, ha lasciato il segno. C'è la consapevolezza che l'insofferenza e la delusione verso la dirigenza ed in particolare Lotito ha colpito gran parte della tifoseria e non solo quella famosa “sparuta minoranza” alla quale aveva fatto spesso riferimento proprio il presidente della Lazio.
Segnali in tal senso erano già arrivati dal tecnico Reja che, in più occasioni, aveva chiesto di “deporre l'ascia di guerra” e di remare tutti dalla stessa parte per centrare obiettivi importanti. La società ha così deciso di provare a fare un piccolo passo verso i tifosi, nella speranza che domenica contro il Milan l'Olimpico spinga per tutti i novanta minuti la squadra verso una vittoria che vorrebbe dire mantenere intatte le speranze di centrare l'Europa. Contro i rossoneri, infatti, andrà in scena una nuova forma di protesta, preparata e annunciata nei giorni scorsi dalla Curva Nord: verranno infatti esposti degli striscioni con dieci quesiti a Lotito, a quasi dieci anni di presidenza che cadranno in estate.
Ieri intanto ripresa della preparazione a Formello, Reja contro il Milan avrà praticamente tutti a disposizione: rientrati in gruppo Dias e Perea, si è visto anche Postiga che potrebbe così trovare la prima convocazione della stagione. Unici assenti Cana, out per un problema alla schiena ma che oggi tornerà in gruppo così come Klose, che ha invece fatto lavoro di scarico. Da ieri è infine partita la vendita dei biglietti per l'evento del 12 maggio all'Oimpico “Di padre in figlio”, che ripercorrerà la storia biancoceleste dal primo scudetto del '74 ad oggi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Marzo 2014, 09:42
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