Mattia Briga scrive su Leggo: «Grazie Leggo, viva la libertà»

Mattia Briga scrive su Leggo: «Grazie Leggo, viva la libertà»

Questo pezzo lo voglio dedicare alla testata Leggo e al suo direttore Davide Desario.
La nostra collaborazione è iniziata nel 2019, dopo un'intervista, a seguito della quale Davide ed io andammo a mangiare una carbonara in un noto ristorante vicino alla sede del giornale. Il Direttore ebbe l'idea di propormi una rubrica che parlasse di quanto le canzoni ci leghino indissolubilmente alle nostre esperienze, ai ricordi e alle nostre riflessioni. Non esitai a cogliere subito la mia prima avventura da pubblicista.
In questi due anni ho scritto 100 articoli, citato 100 canzoni e raccontato cosa mi passa per la testa (il mio vissuto personale, le mie passioni), aprendomi al pubblico come se parlassi ai miei genitori, delle volte, altre invece come se parlassi ad un terapeuta. Questo è accaduto nella totale libertà di espressione, senza mai essere rimproverato o censurato di una virgola, senza mai vedere che nella casella della mail mi fosse tornato indietro un pezzo.
Con quest'ultima prima pagina che mi prendo, ci tengo a ringraziarvi pubblicamente dell'opportunità che mi avete dato e mando un caloroso abbraccio a tutti i lettori cui ho fatto compagnia nei loro viaggi in metro, sugli autobus o durante un caffè al bar.
Viva la libertà.


Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Novembre 2021, 10:34
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