Sinusite, raffreddore e allergia d'inverno
un palloncino fa tornare a respirare
Problemi, spesso sottovalutati, che impediscono (ai bambini come ai nonni) di far arrivare nel modo corretto, e nella quantità corretta, l'ossigeno al cuore e al cervello. Problemi che, nella maggior parte dei casi, vengono affrontati con spray o nebulizzazioni. Con esiti molto spesso infelici e dannosi. Soprattutto nelle grandi città dove le diagnosi di allergia sono in crescita, anche in inverno, e dove gli alti livelli di inquinamento aggravano le condizioni dei pazienti.
Le situazioni tampone non riescono, in particolare nei pazienti cronici, a cancellare il dolore delle arcate sopraccigliari che arrivano fin sotto gli occhi, il senso di peso, la secrezione continua di muco, l'assenza di olfatto e un generale disturbo che viaggia tra la fronte e la guancia.
Patologie stagionali, dunque, ma proprie delle grandi città come Roma o Milano. Talmente emergenti che sono stati messi a punto interventi di “chirurgia gentile” in grando di risolvere i disturbi in tempi rapidi e senza ricovero. Si tartat della cosiddetta “tecnica del palloncino” molto simile a quella che viene utilizzata per riaprire le coronarie.
«E' una tecnica mini-invasiva - spiega Lino Di Rienzo Busico dirigente otorino al Santo Spirito di Roma e presidente del Sidero onlus (www.sidero.it) - che consiste nell'entrare con piccole cannule nel naso e allargare la parte che preme gonfiando per dodici secondi un palloncino. Che poi viene rimosso. Senza dolore, una blanda sedazione basta, né sangue. L'anatomia del naso è conservata>.
Questo per lo sportivo che vuole avere una respirazione ottimale, per il bambino ma anche per l'anziano che, compromettendo l'ossigenazione, può rischiare di danneggiare il cuore, far alzare la pressione o compromettere anche le funzioni cognitive. «Per l'anziano che ha probelmi con l'ossigeno - aggiunge Businco - possiamo parlare, in alcuni momenti, di leggera confusione e difficoltà di concentrazione. L'apertura dei seni, per tutti, rispetta la mucosa, non chiede tamponi né tempi di attesa per il ripristino del respiro regolare».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Ottobre 2014, 21:43