Ebola, lo scopritore del virus accusa l'Oms:
"Hanno perso 5 mesi per capirne la gravità"

Ebola, lo scopritore del virus accusa l'Oms: "Hanno perso 5 mesi per capirne la gravità"
ROMA - Il microbiologo belga Peter Piot, co-scopritore del virus Ebola e direttore della Scuola di igiene e malattie tropicali di Londra, lancia una dura accusa all'Oms in una lunga intervista rilasciata ad Al Jazeera: «L'Organizzazione mondiale della sanità ha tergiversato nel riconoscere l'epidemia di Ebola e ha perso cinque mesi preziosi nell'ammetterne la gravità, dichiarandola un'emergenza di sanità pubblica mondiale». «L'Oms ci ha messo tre mesi per scoprire che c'era un'epidemia di Ebola. Ma anche se si può comprendere un certo ritardo nel confermare l'epidemia, visto che la Guinea, paese da cui è partita, aveva dei laboratori modesti, - commenta - non ci sono scuse per aver perso altri 5 mesi prima di riconoscerne la gravità». Le autorità guineane e l'Oms hanno infatti annunciato l'epidemia lo scorso 24 marzo, dopo che a gennaio il Paese africano aveva registrato 87 casi sospetti di febbre emorragica, di cui 61 letali. Le analisi effettuate da un laboratorio francese avevano confermato che si trattava di Ebola. «Ma l'Oms ha aspettato l'8 agosto - continua - per dichiarare l'epidemia di Ebola un'emergenza di sanità pubblica di portata mondiale. E la crisi si è ancora più aggravata per la reazione eccessiva della comunità internazionale di fronte alla malattia, soprattutto da parte degli Stati Uniti». Adesso c'è «un'epidemia nell'Africa Occidentale - conclude il microbiologo - e una seconda epidemia, di isteria collettiva, soprattutto negli Usa, veramente sproporzionata in rapporto al problema».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Dicembre 2014, 15:10
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