Giocattoli hi-tech per Natale? No, grazie,
i bambini preferiscono il vintage

Giocattoli hi-tech per Natale? No, grazie, ​i bambini preferiscono il vintage

di Bianca Francavilla
ROMA - Una sorpresa che sembra andare davvero controcorrente, visto che il mondo diventa sempre più tecnologico: nelle letterine a Babbo Natale, infatti, ci sono ancora i giocattoli tradizionali. Peluche, Barbie e personaggi dei cartoni animati di maggior successo (specie quelli diffusi a livello planetario) figurano ancora tra i doni più desiderati dai bambini del 2015. Anzi, scavalcano consolle e videogames.



A piacere di più sono i giocattoli ispirati ai famosi brand o legati ai fenomeni più in voga del momento come Frozen, Tartarughe Ninja, Star Wars, Avengers e Masha e l'Orso. Ma “tengono” pure i prodotti legati a Peppa Pig e Violetta, che pure avevano caratterizzato gli acquisti dell'anno scorso, anche se hanno iniziato il loro naturale calo. Sugli scaffali non mancano i giochi intramontabili, nella lista dei desideri dei bimbi di tutte le generazioni. Tra i giocattoli senza tempo, al primo posto ci sono sempre le Barbie: dalle ultimissime “Pink Label” all'inarrivabile “Platinum Label” di cui esistono soltanto 100 pezzi.




Attenzione: questi balocchi non vivono di gloria passata perché hanno saputo riaggiornarsi e reinventarsi. In voga ad esempio i mattoncini di plastica: quest'anno la Lego ha tirato fuori dal cappello una gamma infinita di tipologie, che i maschietti sperano di aprire presto: “Architecture”, “Technic”, “Fiends”, “Elves”. Simbolo di una nuova era d'oro appena iniziata. Il settore della manualità creativa va fortissimo: dal servizio da the da dipingere a Super Sand, sabbia che non si secca per costruire e ricostruire proprio come i castelli di sabbia al mare. Popolarissimi anche i “Doh Vinci” che altro non sono se non paste colorate da utilizzare con una semplice pistola. Una versione 2.0 del “Pongo”.




A testimoniare che i bambini preferiscono i giochi vintage rispetto a quelli tecnologici, ci pensano i dati diffusi da Bologna Licensing Trade Fair in vista di BLTF 2016: nei primi mesi del 2015 le vendite dei giocattoli tradizionali su licenza sono cresciute del 10,5% a valore. Si pensi che il successo è talmente marcato che, nell'ultimo anno, la Guardia di Finanza ha provveduto a sequestrare ben 43,2 milioni di pezzi falsi che testimoniano quanto è alta la richiesta. Secondo le stime, il trend positivo è in crescita e potrebbe addirittura incrementarsi proprio per i prossimi acquisti di regali natalizi.




LA PSICOLOGA: "TROPPA TECNOLOGIA FRENA LA SOCIALITÀ"

L'intervista a Simona Forcato, psicologa.

Sono tornati di moda i giochi tradizionali. Cosa significa per i bambini?

«È una tendenza positiva: finalmente il bambino si riappropria del gioco di fantasia e della creatività. Tramite l'oggetto che ha davanti (inanimato) può proiettare i suoi vissuti, mettersi nei panni di un'altra persona e vivere tutto il suo mondo di emozioni».

Che emozioni “perde” un bambino che usa solo giochi tecnologici?

«Il lato comunicativo. La tecnologia è fredda, non dà risposte. Il gioco di fantasia, invece, stimola la parte sociale e relazionale».

Che ruolo hanno i genitori nella scelta dei giochi?

«Finalmente si sono resi conto che i bambini che restano attaccati alla tecnologia, diventano chiusi: solo i giocattoli tradizionali li portano ad interagire con gli altri».
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Dicembre 2015, 11:57
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