'F..k for Forest', il sesso per salvare il pianeta:
la mission 'sexy-green' dei porno amatoriali

'F..k for Forest', il sesso per salvare il pianeta: la mission 'sexy-green' dei porno amatoriali
ROMA - Il porno per salvare il pianeta: è questa la filosofia alla base dell'attività della Ong berlinese no profit 'Fuck for forest' (letteralmente 'fai sesso per le foreste').



«Il sesso riesce a far vendere qualsiasi tipo di prodotto, quindi perché non 'usarlo' per una buona causa»? dicono spiegando che attraverso la realizzazione di porno amatoriali si raccolgono fondi da destinare a scopi green. Per ottenere la chiave d'accesso alle migliaia di video e foto hot presenti sul sito, bisogna infatti pagare o partecipare. La password si può ottenere anche diventando un 'attivista erotico' inviando propri filmati o fotografie oppure offrendo la disponibilità a partecipare alle 'avventure erotiche' del gruppo. Insomma, se il motto degli hippy era 'fate l'amore non fate la guerra', quello dell'«organizzazione ecologista più sexy del mondo» ideata nel 2004 dalla svedese Leona Johansson e dal norvegese Tommy Hol Ellingsen, è 'facciamo l'amore, salviamo il pianeta'.



I PROVENTI PER L'AMBIENTE Grazie ai porno a scopo 'green', in cui gli interpreti non hanno né copione né set «fermandosi ovunque arrivi loro l'ispirazione», in quasi 11 anni di attività 'Fuck for forest' ha raccolto circa 250mila euro impiegati in otto diversi progetti ecologici in Perù, Brasile, Equador, Costa Rica e Slovacchia. Al grido di «salvare il mondo è sexy» sono sempre di più gli 'adepti' pronti a «cambiare la realtà con amore». Oltre 4.000 sono infatti i membri di 'Fff' tra 'spettatori' e porno-attivisti, tutti convinti che «sessualità e piacere sono uno dei nostri più grandi doni e una forza essenziale della natura». Tornando a liberare i nostri corpi «repressi» e la nostra energia sessuale, sostengono i porno-ambientalisti, si può cambiare il mondo. E non c'è nulla di immorale perché «tutti siamo nati nudi e siamo nati grazie alla sessualità». Benvenga dunque il libero amore condannato dal paradosso di una società che «non rispetta la natura, tollera distruzioni e guerre» e ha ridotto il sesso a «uno strumento per il marketing».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Marzo 2015, 21:49
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