Tra Roma e la Sardegna è guerra per il pecorino: ecco cos'è successo

Tra Roma e la Sardegna è guerra per il pecorino: ecco cos'è successo

di Franco Pasqualetti
La battaglia tra greci e troiani? Al confronto sembra una scampagnata. La mitica Italia-Germania finita 4 a 3? Una partita tra scapoli e ammogliati. La guerra che rischia di scoppiare sulle tavole italiane fa impallidire persino i contrasti tra America e Russia.

Nessun rischio atomico, per carità: la guerra fredda in questione è quella del pecorino. I produttori laziali si ribellano e minacciano la separazione dal Consorzio del pecorino romano dop, che ha sede in Sardegna. Un colpo di cannone sparato a colpi di amatriciana e carbonara.

Il motivo? Dai pascoli all’ombra dell’agro romano parte l’accusa di monopolizzare le politiche di gestione produttive inerenti il pregiato formaggio da sempre vanto delle due regioni. A guidare le fila della battaglia ci sta pensando Coldiretti: l’associazione aveva persino chiesto all’Antitrust di aprire un’indagine sull’operato del consorzio e chiede ora di differenziare i due prodotti sul mercato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Ottobre 2016, 08:47