La scoperta del cadavere
Con il padre, aggiunge, «non è che siamo stati sempre insieme. Poi abbiamo cenato e lui è andato a dormire dal signor Valle, che era anziano». Dopo «sono arrivati alcuni personaggi che hanno bussato alla porta e ci hanno chiesto se potevamo andare a cercare la ragazza in ufficio», ed è seguita la scoperta del cadavere di Simonetta Cesaroni. Ma spiega, «non l'avevo mai vista prima».
Vanacore dice poi di credere a un possibile coinvolgimento dei servizi segreti ma senza fornire elementi a supporto. Quanto alla sua agenda telefonica che risulterebbe tra gli oggetti ritrovati in quell'ufficio in realtà «apparteneva a mio padre. Fu ritrovata, dicono, dal papà di Simonetta fra gli effetti personali della figlia e restituita in questura. Stranamente - conclude - di quella agenda non c'è traccia fra i reperti. Scomparsa».