Il peso dei social
A preoccupare è l’ampia diffusione che questi episodi possono avere, col rischio di invogliare altri ragazzi a emulare quelle gesta. Perché oltre un terzo degli studenti (il 34%) riporta che c’è sempre (il 16%) o molto spesso (il 18%) almeno un membro della classe che, quando c’è un’aggressione, la riprende con lo smartphone. E solo nell’8% dei casi quel video resta lì: più facilmente viene condiviso nelle chat di classe o di scuola (il 34%) o peggio ancora postato sui social network (il 58%). Questo spiega perché gli episodi di violenza spesso vengano creati ad arte o ingigantiti per essere ripresi, come afferma il 77% degli intervistati che ne sono stati testimoni.